CASSANO: «QUESTO GOL ERA IL MIO SOGNO»


«Balotelli? io ero dieci volte peggio»
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20/06/2012 -

Antonio Cassano, intervistato da Sportmediaset, si lascia andare come un fiume in piena:

"Ho fatto tremila sacrifici per essere qui, un mio gol che valesse i quarti degli Europei era un sogno, era quello che volevo dal giorno in cui sono stato male. Come ho fatto a farlo? Beh, io sono altro un metro e una sciocchezza, ma a volte conta essere furbi più che alti. Con uno come Andrea (Pirlo) che mette delle palle così basta prendere bene il tempo e poi non contano più i due metri". 

Un Europeo di polemiche, e una di questa l'ha scatenato proprio lui schierandosi contro i gay: "Ora ho capito la differenza tra le parole: davvero, non volevo offendere nessuno, era in buona fede in un momento scherzoso. Ciascuno è libero di fare quel che vuole. La parola omofobia nella dichiarazione di scuse non l'ho scelta io, ma il concetto è esattamente quello'. 

Con Cassano, in gol anche Balotelli ieri, suo grande amico: "Lui o Di Natale? Sono bravissimi tutte e due, hanno caratteristiche diverse, ma come ho detto altre volte l'importante è che gioco io. Mario è giovane, parlavo sempre con Andrea e gli ho chiesto se io qualche anno fa ero così. Lui mi ha risposto di non scherzare, io ero 10 volte più pazzo, non c'è paragone. Ed è vero, spesso esageravo. Mario ha dei modi diversi, fa delle sfuriate, ma per me rimane un bravissimo ragazzo a cui hanno messo addosso questa etichetta".

Parole al miele anche per Gigi Buffon: "Prima di questo Europeo ha detto 3-4 cose che mi hanno colpito. Noi due siamo "amici di calcio", mi fa i complimenti, a volte mi bastona, ma io so dove vuole arrivare, ovvero al mio bene."

Capitolo Milan: "Sono felicissimo per la permanenza di Thiago Silva, grazie al nostro presidente, che è la nostra forza. Se lui decide che dobbiamo vincere, vinciamo. Ha fatto una scelta di cuore, Thiago è il giocatore per me più importante. Il mio futuro? Il futuro può dipendere solo dal Milan o da tutti e due, vediamo cosa succede dopo l'Europeo. Nel mio futuro, per me, c'è la Sampdoria, è stato importante chiarire con Garrone, ci siamo sentiti. La Sampdoria era, è e sarà nel mio cuore, prima o poi vorrei tornare. Se no la Sampdoria la tiferò da fuori, vivendo a Genova".

Chiusura con un pronostico: "L'unica squadra che ho visto più forte di noi è la Spagna, con tutte le altre ce la giochiamo alla pari"

Luca Bonaccorso