DE ROSSI: «BALOTELLI? ADESSO DEVE PRENDERSI LE SUE RESPONSABILITÀ»


«Dove giocherò? stavolta non lo so davvero»
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21/06/2012 -

Daniele De Rossi, uno dei leader di questa nazionale, fa il punto della situazione in casa azzurri prima dei quarti di finale contro l'inghilterra:

 "L'Inghilterra non la dobbiamo scoprire ora: questa poi ha l'impronta italiana, e anche Hodgson ha esperienza del nostro calcio. Non sono degli sprovveduti. Gerrard è sempre stato il mio idolo, ma sono tanti i giocatori pericolosi. Senza mancare di rispetto all'attuale ct, però, ribadisco che Capello è un valore aggiunto per qualsiasi squadra. Dove giocherò io? Si dice sempre deciderà il mister, stavolta ci sono più giorni per preparare la partita. Realmente non so ancora dove giocherò" .

De Rossi finquì è sempre stato tra i migliori, sia in difesa, sia a centrocampo dove, qualcuno, dice che non possa giocare con Pirlo perchè incompatibili: "L'incompatibilità viene fuori quando le cose non vanno benissimo. Andrea è un calciatore meraviglioso, decisivo in tutte le squadre in cui gioca e lo è stato anche in questo Europeo. Se non gioco nel mio ruolo naturale è perché lì c'è il più forte centrocampista degli ultimi dieci anni".

Capitolo Balotelli: "Non mi sembra che Balotelli sia un corpo estraneo al gruppo. Può essere meno partecipe a volte, ma può valere per lui e per gli altri che stanno in panchina che ci si senta meno coinvolti. Ma lo vedo molto tranquillo. Se posso intervenire? Io sono qui per vincere l'Europeo, a certe cose ci pensa un allenatore. E se fossi in lui vorrei essere trattato come tutti gli altri. Non vorrei un trattamento di riguardo. Io all'età sua feci il Mondiale e nessuno ha avuto un occhio di riguardo quando ho dato quella gomitata (a McBride nella seconda partita, ndr). Sono cose che ti formano e ti rinforzano il carattere Mario ormai a 21-22 anni è un ometto e deve prendersi le responsabilità".

Piccolo cenno anche per i (pochi) tifosi azzurri a seguito della squadra: "Chi può permettersi di fare una trasferta del genere in questo periodo storico. Spostarsi in massa come fanno gli inglesi è difficile. In Germania eravamo in tanti ma perché c'erano molti emigranti. Erano tanti e sembrava sempre di giocare in casa. Noi speriamo di continuare a fare bene per dare un'altra iniezione di entusiasmo. Magari se passassimo potremmo anche avere più tifosi in semifinale".

Luca Bonaccorso