JUVENTUS, IL CONTE FURIOSO


Juventus
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28/01/2013 -

Il Conte Furioso del post Juve – Genoa,  il fido Marotta pronto ad impugnare l’ascia di guerra per sostenere il suo condottiero. E persino il re della contea, Andrea Agnelli, che ha deciso che dopo una disputa, nessuno può comportarsi da “lord”. Oltre ad una valutazione tecnica, che vede i bianconeri in una fase di appannamento generale, le vicende rocambolesche che hanno visto allenatore e dirigenti della Vecchia Signora protagonisti negativi di una gazzarra inutile, lasciano alcune perplessità. Specie se rapportate a quello che di recente (in occasione dell’anniversario della scomparsa di Gianni Agnelli) è stato più volte sbandierato come”stile Juventus”. Dove sta questo fantomatico stile in tutti gli avvenimenti che hanno susseguito la gara dello Stadium di sabato sera? Che si abbia torto o ragione, nessun rappresentante del calcio odierno, sempre costantemente sotto l’occhio indagatore delle telecamere, può permettersi scenate simili. Perché si tratta di persone che volenti o nolenti, sono seguite da milioni di tifosi appassionati, che così facendo vengono aizzati più di quanto già certa stupidità da animale da curva non faccia. E poi se vuoi portare in alto i colori di una delle società più blasonate nell’orbita del calcio mondiale, devi, fortissimamente devi, comportarti da lord. Perché sennò poi la marea sterminata di contestatori, invidiosi, avversari o che dir si voglia, hanno l’appiglio giusto ed insindacabile per puntarti il dito contro. Pensassero tutti a risollevare le sorti sportive di una squadra che se davvero vuole proseguire nella sua odierna cavalcata vincente, iniziata proprio con l’era Conte, deve dare una svolta. E basta con piagnistei da “patteggiatori coatti”. In passato, questo è certificabile con il recente caso scommesse, la Juventus ha subito un’ingiustizia. Ma chi esce fuori da un torto, per dimostrare a tutti che tale è stato, deve proseguire sul binario della legalità. Non della gazzarra davanti un arbitro. Che si abbia o non si abbia ragione, questo non importa.

 Gabriele Cavallaro



IlCalcio24 Redazione