LA FIGC DEVE RIPARTIRE CON UOMINI GIUSTI E IDEE CHIARE


Appuntamento importante per il futuro del nostro calcio
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Roma, 30/06/2014 -


L’errore fatto su Balotelli è che avremmo voluto da lui quello che non ci potrà mai dare. Ci siamo incaponiti a dismisura, illudendoci che lui potesse essere alla pari delle migliori stelle internazionali del pallone, ma così non è. Ora che i giochi sono fatti e dopo tutto quello che è successo a livello mediatico, a mente serena possiamo dire che la colpa è stata di chi ha insistito su di lui come cardine del nostro gioco, come focus da creare a immagine dell’Italia calcistica. Un errore imperdonabile da parte della Federazione, che non solo non è stata in grado di gestire il ragazzo ma non ha dato neppure segnali di capacità organizzativa. Così si è visto uno spogliatoio spaccato che non poteva essere altro che il frutto di ciò che si è visto. Adesso, dopo le dimissioni di Abete e Prandelli si cerca di correre ai ripari. Bisogna ripartire in fretta dal governo dello sport e dalla sua politica, con una figura capace di conoscere le esigenze sportive. Un profilo che debba assolutamente arrivare dal campo. Più che il Tavecchio della situazione, persona di 71 anni che rientra sempre nei canoni di un passato che mal si addice ai progetti futuri, vedremmo bene Arrigo Sacchi, profondo conoscitore di uomini e cose calcistiche vissute dal campo. Ci sembra davvero la persona più giusta da collocare a capo della Federazione Italiana Giuoco Calcio, anche per una forma coraggiosa di decisionismo che, se pur condotta in maniera democratica con il Consiglio Direttivo, debba i qualche modo proporre con idee chiare la linea da seguire. C’è bisogno di sicurezza e di un Potere che conosca bene il Settore Calcio, la sua azienda e il progetto di investire e puntare sui nostri giovani calciatori. Pensiamo davvero che sia necessario ripartire da un personaggio come Sacchi, anche in considerazione della scelta del nuovo C.T. della Nazionale. Tanti sono i nomi in auge in questi giorni per il posto vacante lasciato da Prandelli. Si parla di Allegri e Mancini, Spalletti e Guidolin. Da un sondaggio in corso, sembra che Mancini goda del 51,5% dei consensi, Spalletti del 22,2%, Guidolin 20,1% e Allegri il 4,2%. Queste, naturalmente, sono le tendenze dettate dalla fantasia dell’opinione pubblica. Poi, tra il dire e il fare, come al solito ci sono di mezzo tante cose. Non ultimi, gli appoggi che verranno dal nuovo Presidente Federale e dal Consiglio. Per questo, a capo del Governo del Calcio Italiano, vorremmo ci fosse una figura come Sacchi, perché saprebbe sicuramente vedere in prospettiva ciò che altri vedrebbero con miopia. Staremo a vedere cosa accadrà. Una cosa è certa, la FIGC non può attendere molto tempo, anche perché incombono gli impegni internazionali in preparazione delle qualificazioni agli Europei del 2016. L’augurio è di rinascere in maniera giusta, garantendo all’Italia del pallone di non cadere più in figuracce come quelle che abbiamo appena vissuto in Brasile.

Salvino Cavallaro          

Salvino Cavallaro