VERDI RIFIUTA IL NAPOLI, ECCO QUAL È IL MOTIVO


Un problema per il Napoli che aveva già quasi acquisito l`accordo per il passaggio di Verdi.
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Napoli, 17/01/2018 -


Dopo una lunga riflessione, Simone Verdi, 21enne attaccante del Bologna appetito dal Napoli di Sarri, ha rifiutato il passaggio alla squadra partenopea. Il motivo non è di natura economica, quanto invece lo è dal punto di vista tecnico. Crediamo che il giovane talento del Bologna abbia avuto timore di finire come alcuni suoi predecessori che, dopo essere stati acquistati dal Napoli sono finiti in panchina. Ecco, alla base di tale rifiuto del tutto legittimo, si presenta il serio problema della gestione della rosa dei giocatori affidati a Maurizio Sarri. Si sa che il tecnico toscano non ami molto il turnover e in base alla sua logica, predilige far giocare il più possibile i suoi titolari. Infatti, ci sono giocatori acquistati dal presidente De Laurentiis (vedi Maksimovic, Gabbiadini, Pavoletti) che si sono accomodati in panchina fin da subito, e poi sistematicamente bocciati nel momento in cui sono stati inseriti tra i titolari. Dunque, ritornando a Simone Verdi, si può dire che al di là dell’accordo economico che sarebbe stato sicuramente più vantaggioso per il ragazzo, in questa circostanza ha pesato moltissimo la paura di essere acquistato con grande entusiasmo, per poi rischiare di essere messo da parte. Eppure il ragazzo sa di avere la stima di Sarri che lo ha avuto ad Empoli, tuttavia, ha rinunciato ad un’avventura molto incerta sotto l’aspetto tecnico e professionale. In fondo, a Bologna è un titolare fisso e, assieme a Palacio, rappresenta essere il giocatore simbolo della squadra di Donadoni. Verdi è un giocatore che sa fare gol, è veloce, salta l’avversario con facilità, calcia la palla indifferentemente di destro e sinistro, è molto bravo nei calci di punizione dal limite dell’area ed ha un’ottima carriera davanti anche in funzione della Nazionale Italiana. Per quale ragione dovrebbe andare in una squadra in cui non gli si garantisce il ruolo di titolare? Ecco, il problema è solo questo. Poi, tornando a Sarri, si deve dire che non può pensare di affrontare tutti gli impegni di campionato in cui aspira a vincere lo scudetto sempre con gli stessi tre giocatori davanti, e con un Hamsik che nel corso di molte partite viene sostituito per aiutarlo a riposare. E’ vero, il Napoli non ha un’adeguata panchina per ambire ad alti livelli, ma non è solo il denaro che non è sufficiente, piuttosto è una mentalità da cambiare anche nella gestione dei giocatori. E poi, il tanto desiderato Giaccherini, che fine ha fatto?

Salvino Cavallaro