L`EREDITÀ DEL MERCATO ITALIANO, COSA ASPETTARSI PER LA PROSSIMA STAGIONE


Inter e Milan scricchiolanti, Napoli compatto e robusto; attenzione alla Roma. L`Udinese resta un`incognita
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10/08/2012 -

Calcio d`agosto. Quello delle incertezze e delle possibilità. Delle valutazioni e dei giudizi. Sarà pur sempre calcio d`agosto, ma ciò che abbiamo visto riguardo ad Inter e Milan non fa certo ben sperare per la prossima stagione, almeno per quanto concerne le avventure europee delle italiane. I rossoneri ne prendono cinque dal Real Madrid, mentre i nerazzurri sudano freddo in casa contro l`Hajduk Spalato, incassando due gol e guadagnando la qualificazione al prossimo turno di Europa League solo in virtù del 3-0 dell`andata. La sensazione è che il Milan stia risentendo della campagna acquisti che, un po` per vizio e un po` per necessità, ha stravolto l`equilibrio della squadra. Equilibrio che l`Inter cerca, invece, da quando Mourinho lasciò la panchina dopo il triplete a cui i tifosi nerazzurri ripensano con tanta nostalgia. Giusto svecchiare la rosa e rinnovarla, ma non sarà Quagliarella al posto di Pazzini a cambiare le cose. Il sogno Lucas sembra svanire, tra Manchester United e Psg e allora avanti tutta su Ramirez e De Jong. Ma la storia recente, pre-Calciopoli s`intende, insegna che al Biscione non servono dei grandi singoli, ma un grande gruppo. Altrimenti sarà un eterno 5 maggio: un traguardo non completo, con tanto di caduta rovinosa, come lo è stato lo scorso campionato.

Senz`altro, basandosi sul precampionato, il Napoli è il club che ha lavorato meglio, donando ai propri supporters tanti sogni di notti di mezza estate, preludio dei sogni di serate di Champions. Qualche timore era sorto, dopo l`addio di Lavezzi, ma poi è arrivato un ragazzino di nome Insigne, il napoletano di Pescara, e chi se lo ricorda più, il Pocho. Il 3-5-1-1 di Mazzarri sembra funzionare, merito anche del ritrovato Pandev e di Vargas, che finalmente sembra pronto per il salto di qualità. Pacchetto arretrato ancora da rivedere. Il test di ammissione alla Facoltà di Lotta per lo Scudetto sarà domani a Pechino, dove i partenopei incontreranno una Juve affamata ed arrabbiata  vedi questione patteggiamenti  con un probabile buco in difesa che forse Lucio a lungo andare non potrà colmare. I bianconeri si giocheranno un trofeo senza Del Piero per la prima volta dal 1993 e questa sarà un`ulteriore motivazione. L`ossatura della squadra è forte, come quella dell`anno scorso, ma ora ci sono i valori aggiunti di Isla e Asamoah. Serve qualcuno che segni tanto davanti, e in attesa del Top Player che chissà quando arriverà, c`è sempre Giovinco, un fedele furetto che potrà stanare molte prede con il suo piede. Magari lo rivedremo spesso correre sotto la curva, aggiungendo una spanna in più alla sua statura con la mano. La scommessa è naturalmente Pogba, e chissà che non si riveli azzeccata. Sicuramente la Juventus è la favorita numero uno al titolo.  

Interessante invece il lavoro svolto nella sponda granata torinese. Da Gillet a Sansone, passando per Darmian, la squadra promette bene. Come la Fiorentina, che dopo una prima parte del mercato trascorsa a vendere e far cassa, sta mettendo a segno colpi mirati uno dopo l`altro, dando vita ad una nuova rivoluzione viola. In casa Lazio, invece, non si sono verificati moti rivoluzionari di mercato. L`ossatura è rimasta quella, e Petkovic ha il potere di portare le Aquile in cima o farle stramazzare sul fondo. La Roma prende Balzaretti e Destro con un colpo mancino, e dà quel tocco di solide certezze ad una rosa piena di promesse che potrebbero non concretizzarsi, com`è accaduto l`anno scorso. I tifosi si rimettono a Zeman, sperando in un posto in Europa che potrebbe arrivare.    

Vede vasti orizzonti anche l`Udinese, che però sta forse giocando ad una pericolosa roulette russa. È certo risaputa l`attitudine consolidata a scovare campioni in Sudamerica o nelle serie minori, soprattutto all`estero, ma la giostra può incepparsi e mandare tutto a rotoli in una stagione. Via Sanchez e Inler l`anno scorso; adesso Isla, Asamoah, Handanovic e forse Armero. Nel frattempo è arrivata la classica torma di giovani semisconosciuti  Dioni, Maicosuel, Willians, Allan, Heurtaux, Pawlowski, Charà  e un paio di talenti italiani che conosciamo già molto bene, vale a dire Faraoni e Pasquato  quest`ultimo girato subito in prestito al Bologna - .

Certo, rimangono nel giro Abdi nonché l`infinito Di Natale, Muriel, Brkic e Coda in squadra. Ma se la pesca, per un anno, anziché essere miracolosa si rivelasse fallimentare? I friulani rappresentano uno degli enigmi meno decifrabili di questa Serie A che sta per cominciare, e che riserverà non poche sorprese, poiché abbiamo, come un anno fa, un forte equilibrio tecnico tra le squadre e gap sicuramente colmabili anche nel mercato di riparazione. Scaldatevi: tra sedici giorni ricomincia il Campionato, con la promessa di vedere tanto spettacolo e di tornare grandi in Europa. The Show Must Go On.

Samuel Boscarello