E` GIÀ ITALCONTE


Felice esordio dell`Italia di Conte che s`impone 2 a 0 nell`amichevole di Bari contro l`Olanda
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05/09/2014 -

Antonio Conte è il primo c.t. del sud ed è pure il primo a vincere l’amichevole d’esordio dopo sedici anni. L’avevamo detto alla vigilia ed è stato subito confermato dai fatti. Antonio Conte è quanto di meglio possa esserci sul mercato degli allenatori italiani per assumere il ruolo di c.t. di una Nazionale, capace di ricominciare dopo l’imperdonabile figuraccia rimediata agli ultimi mondiali di calcio in Brasile. Nell’amichevole di Bari contro l’Olanda, che l’Italia ha vinto per 2 a 0, si è subito vista la sua impronta fatta di reattività, aggressività e voglia sfrenata di fare bene. Lui è l’uomo giusto arrivato al momento giusto. Ma è anche l’uomo che dorme poco, anzi, è più giusto dire che prima delle partite non dorme per niente. Ma questa volta ha sognato ad occhi aperti l’esordio che voleva. Un esordio suo e dei suoi ragazzi che va forse oltre ogni più rosea aspettativa. L’Olanda è sembrata una lontana squadra da quella che abbiamo apprezzato in Brasile e non ci si può appellare soltanto al fatto che è rimasta in dieci uomini dopo soli dieci minuti del primo tempo, a causa dell’espulsione del suo difensore Indi Martins, reo di un fallo da rigore su Zaza. Ma è l’Italia che è stata superiore in lungo e in largo, prova ne è che in campo abbiamo visto e ammirato soltanto la squadra di Conte. “Al di là del risultato” dice Conte “mi interessava la risposta dei ragazzi, che è stata sicuramente positiva come impegno, disponibilità e aggressività. Ho trovato dei giocatori che hanno voglia di conquistare qualcosa d’importante”. “Comunque” continua il neo c.t. della Nazionale Italiana “Il percorso è ancora lungo, anche se queste partite danno molta fiducia. Abbiamo intrapreso un percorso insieme e mi auguro che ci porti molto lontano”. La nuova Italia di Conte è composta da un mix di giocatori maturi e di giovani calciatori che hanno tutti i numeri per diventare importanti. “Vincere aiuta a vincere” dice Conte e, in effetti, solo così si può raggiungere l’autostima perduta malamente per strada. Il suo 3-5-2 ha persino esaltato giocatori come Astori, che non è certo abituato a giocare come laterale difensivo. Bonucci, supportato dalla presenza continua e attenta di De Rossi, ha disputato un’eccelsa partita anche in fase di suggeritore di azioni d’attacco. Anche Ranocchia non ci è dispiaciuto, nonostante qualche disattenzione di troppo. Bene gli esterni De Sciglio e Darmian e bene assortito anche il centrocampo composto da Marchisio, De Rossi e Giaccherini a supporto delle due punte Immobile e Zaza. I due attaccanti hanno giocato insieme per la prima volta, eppure sembrava che si conoscessero chissà da quanto tempo; ottima l’intesa e grande la capacità nel coordinarsi e avvicendarsi al centro dell’area, partendo spesso da lontano. Nella ripresa Conte fa alcuni cambi, entra Verratti al posto di Marchisio, Parolo al posto di De Rossi, Destro al posto di Zaza, Candreva al posto di Darmian, Pasqual al posto di De Sciglio e Giovinco per Immobile. Tutta una serie di cambi che hanno avuto il senso del capire, provare, rendersi conto che nonostante entrassero in campo giocatori diversi, non cambiava la sostanza. Di questo voleva rendersi conto il nuovo c.t. ed è stato accontentato alla grande. Adesso, ci aspetta la trasferta di Oslo per la prima partita che conta contro la Norvegia. Un match in cui il risultato servirà per cominciare a pensare all’accesso al Campionato d’Europa del 2016. La strada sembra essere quella giusta, perché, come si dice, “Se il buongiorno si vede dal mattino……….!”.

Salvino Cavallaro

Salvino Cavallaro