I MONDIALI INIZIANO PRIMA...PER LE DONNE


Dal 15 marzo al 4 aprile va in scena il mondiale U17 femminile in Costa Rica. Un`occasione importante per l`Italia, al suo debutto assoluto in questa competizione, ma occhio a Germania e Spagna.
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Costa Rica, 19/02/2014 -

Manca poco, ormai, ancora neanche un mesetto e ricominciano i Mondiali...no, non é una svista. Sí, lo sappiamo, alla tv hanno detto che Brasile 2014 inizierà a giugno, ma non hanno sbagliato nemmeno loro. E allora siamo completamente impazziti? In realtà, quest'anno non ci sarà solo un Mondiale, bensí due!

Parliamo di quello femminile Under 17, che inizierà il 15 marzo e si svolgerà in Costa Rica. Sempre America, quindi, e anche sempre Italia. Perché, per la prima volta nella sua storia, anche le azzurrine di categoria parteciperanno alla Coppa del mondo e saranno sicuramente un avversario duro per chiunque.

Le ragazze di mister Sbardella scenderanno in campo già il primo giorno, nel match contro la Zambia, squadra che riporta alla mente brutti ricordi per la nazionale "senior", per poi passare alla Costa Rica il 18 e il 22 contro il Venezuela. Quí si concluderà il girone A, sperando nell'approdo delle italiane alla fase successiva.

Al torneo, che vedrà la partecipazione di 16 squadre, l'Italia ci é arrivata grazie al terzo posto conquistato all'ultimo Europeo U17 in Inghilterra, battendo ai rigori proprio le padroni di casa. Stessa via per Germania e Spagna, già date come possibili vincitrici e che in Inghilterra si sono ritrovate faccia a faccia in finale.

L'evento si concluderà il 4 marzo ed é sicuro che le nostre ragazze faranno di tutto per giocarsi l'accesso alla finale. Perché sarà anche la loro prima partecipazione, ma le azzurrine hanno dimostrato piú volte di cosa sono capaci e lo faranno anche in Costa Rica.

Intanto si preparano a Coverciano le 25 convocate per i test preparatori, ma solo il 28 ci sarà l'elenco definitivo di chi partirà. Un in bocca al lupo va fatto, sperando in una grande prestazione che sia di buon auspicio per il Mondiale in Brasile.

Il calcio é (anche) rosa.








Timothy Dissegna