GUIDOLIN SI AGGRAPPA A DI NATALE: «LUI È IL NOSTRO UOMO IN PIÙ»


®Ai ragazzi basta vederlo in campo. Da sicurezza a tutti¯
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14/08/2012 -

Una settimana e sarà preliminare di Champions: tre giorni dopo però sarà anche campionato. A Francesco Guidolin tutto questo non va bene e, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, si toglie qualche sassolino in vista del match col Braga:

"Stiamo lavorando bene: abbiamo potenziato lo staff tecnico e i risultati si cominciano a vedere. Purtroppo ci troveremo nuovamente a giocare tre partite in sei giorni, perché il 25 c`è il campionato. È un`assurdità che danneggia lo sport. Vogliono favorire le tv? Va bene, ma non va bene per lo sport. E che dire delle nazionali a Ferragosto? A una settimana da una partita del genere me ne portano via 9 e io ho bisogno di provare la squadra. Poi, per carità, io sono contentissimo che Fabbrini sia stato chiamato da Prandelli. Fabbrini veniva dalla B, giocava poco e c`era scetticismo. In 10 mesi ha fatto dei grandi progressi e c`era lui nella squadra arrivata terza."

Il discorso poi si sposta sui temi caldi del momento, a partire dal calcioscommesse: "Sono una brutta pagina, speriamo di non cascarci più. Io non mi dilungo, ma va eliminata la criminalità dal nostro ambiente. Quanto a Conte, mi dispiace, perché è un collega."

La Supercoppa Italiana, oltre a regalara una nostra magra figura all'estero, continua a lasciare strascichi polemici: "Mi dispiace. Ci vorranno decenni per cambiare cultura, ma dobbiamo sforzarci perché così la gente si stancherà, ma seriamente."

Contro il Napoli tra l'altro la Juve ha schierato un grande Asamoah: "Asa ha una duttilità incredibile. Non è una sorpresa. Gli puoi chiedere tutto e sarai sempre ripagato, è fortissimo ed è un gran professionista. Quello di esterno non è il suo ruolo, ma si adatta."

Inevitabile non parlare dell'astro nascente Muriel: "Può giocare benissimo con Di Natale, e anzi proprio questo volevo provare col Chievo, ma lui è andato in Nazionale. Muriel lo bacchetterò ancora. Deve essere accompagnato sulla strada giusta. Il rischio di sbagliare percorso è enorme."

Il simbolo di questa squadra però resta sempre lui, Totò Di Natale: "È il nostro uomo in più, e mi auguro lo sia col Braga. È il riferimento assoluto, l`ho notato col Southampton. Ai ragazzi è bastato vederlo in campo. Lui dà sicurezza a tutti."

Chiusura classica, cioè con gli obiettivi di stagione: "Cerchiamo di entrare in Champions. Poi i soliti 40 punti e la salvezza prima possibile. La sana paura che si trasforma in coraggio è una compagna di viaggio indispensabile."

Luca Bonaccorso