A volte ritornano. Non c’è frase più azzeccata per celebrare il ritorno di un giocatore che in Serie A ha già presenziato.
Correva la stagione 2003-2004 e un gigante norvegese sbarcò a Roma, sponda giallorossa. John Carew non restò molto nella capitale: tempo di realizzare sette gol in venti presenze per poi dileguarsi velocemente, senza lasciare troppi ricordi, positivi o meno.

Sono passati ormai quasi dieci anni e di cose ne sono successe: dal Besiktas al Lione, dall’Aston Villa allo Stoke City, fino al West Ham, dove l’abbiamo visto per l’ultima volta su un campo di pallone.
Il ragazzo classe 1979 ha dato certamente il suo massimo nella Premier League inglese, soprattutto a Birmingham, con la maglia dell’Aston Villa.
Lì ha saputo ritagliarsi spazi importanti, fino a diventare un pilastro dei Villans: in più di cento match, sono 37 i gol realizzati.
Forse non proprio l’identikit del perfetto modello di goleador cinico e rapace, ma forse un altro tipo di modello, non proprio calcistico.
Dopo anni di trasferimenti fra un club e un altro, il norvegese ha deciso di trasferirsi a Miami, dove ha dato inizio a una nuova carriera: ha iniziato a posare, il buon Carew.

Recentemente infatti, è stato impegnato con la modella Tatiana Shamratava in diversi scatti fotografici in lingerie per la sezione di FashionTV nota come 'hot'. Proprio quando il calcio ormai sembrava una pratica archiviata, ecco che per John Carew arriva l’occasione della vita.
L’infortunio del Principe Milito contro il Cluj, la conseguente fatica dei nerazzurri a trovare un vero bomber, e la poca fiducia concessa a Tommaso Rocchi, hanno portato Moratti e Branca a tornare sul mercato.
L’obiettivo numero uno era senza dubbio Ruud Van Nistelrooy: l’olandese ha però declinato l’offerta, essendosi ritirato dal calcio giocato ormai da tempo. Ecco quindi sbarcare a Milano l’attaccante ex Roma e Valencia, quasi incredulo dell’occasione concessa. Ora toccherà a lui dimostrare di potersi ritagliare un posto più o meno importante nel club e rispondere alle chiamate di Stramaccioni.