JUVENTUS, LUCIO: «SOLO QUI HO CHE L`INTER È VERAMENTE LA RIVALE PRINCIPALE»


Juventus Lucio
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25/08/2012 -

Il brasiliano Lucio ha parlato a La Stampa dell'ambientamento, della rivalità Juve- Inter e non solo. Oggi non giocherà, ma sarà in tribuna per supportare i compagni.

Sull'ambientamento e sull'esperienza: «Sto provando a trasmettere ai più giovani il concetto di fiducia. In Champions crederci fa la differenza. Me lo hanno insegnato in tanti  e poco con le parole e i consigli, più con gli atteggiamenti e i gesti, come Kahn (portiere fortissimo del Bayern Monaco) che tirava pugni all`aria mentre stavamo perdendo una partita ai tempi del Bayern. Non gli andava giù. Mi ha fatto salire dentro la voglia di cambiare il risultato, quella molla che bisogna sempre tenere viva se no è finita. Adesso per forza ogni giorno parto dal nulla quindi è una nuova sfida».

Sulla rivalità con l'Inter e gli scudetti: «L`Inter è la più grande rivale e non me lo aspettavo. Dall`altra parte non mi pareva. Credevo che la partita più calda fosse Milan Inter. Non avevo proprio idea, ma dopo un giorno qui mi è stato chiaro. Dall'altra parte si sentiva la stessa tensione che avverti prima di un incontro importante. Prima della Roma era uguale».

Sugli scudetti:  «Io sono un professionista e oggi ho la maglia della Juve quindi sto con i bianconeri. Non sta a me dirlo, non ero neanche in Italia in quegli anni. Dico solo che ora sono juventino e mi comporto da tale. Ho vissuto lì anni fantastici ma quella situazione l`ho trovata difficile. Mi sentivo costretto. Non è nel mio carattere litigare o portare problemi. Ho cercato una soluzione alternativa e la Juve è perfetta».

Sulla differenza Germania-Italia:  «L`organizzazione e un po` della loro mentalità che forse non è proprio come vi aspettate. Sono stati bravi a inventare intrattenimento e agevolazioni per portare più gente a vedere le partite. In Italia è una cosa che mi è mancata. Adesso però sono curioso di vivere l`atmosfera dello Juventus Stadium che è sempre tutto esaurito».

Su Conte non c'è preoccupazione: «No, sappiamo che sarà così e già durante gli allenamenti ci lavoriamo. Conte ci dà le istruzioni da usare in partita, ancora non sappiamo se è definitivo quindi non ci stiamo pensando. Non ne abbiamo neanche parlato tra noi. Stiamo a vedere».
Sulla sfida di oggi e sul timore di giocare poco:  «Non sono il tipo che si agita, affronto il calcio come la vita con fede, senza ansia».

IlCalcio24 Redazione