MILAN, BOATENG: «LA PASSIONE DEGLI ITALIANI PER IL CALCIO NON HA EGUALI IN TUTTA EUROPA»


“È stato solo tre anni fa che ho capito dove potevo arrivare realmente«
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08/03/2013 -

Boateng: “È stato solo tre anni fa che ho capito dove potevo arrivare realmente. Prima era solo un giocatore di calcio. Io amo il calcio, ma ero ancora troppo giovane, ho fatto un sacco di cose che non dovevo fare. Come faccio quindi a parlare ai giovani? Non è facile, tutto d’un tratto ti ritrovi pieno di soldi e a giocare di fronte a 80mila persone. Non è mai facile e non lo è stato nemmeno per me. Quello che posso dire è di mantenere i piedi per terra e lavorare duramente, questa è la cose più importante. In tanti paesi, anche in Germania, ci sono un sacco di persone che vanno allo stadio per vedere solo la partita, amano il bel calcio, ma senza la passione degli italiani. Per esempio ci sono persone in Italia che lavorano dieci ore al giorno solo per comprarsi il biglietto e andare allo stadio. El Shaarawy? È senza dubbio un grande giocatore, ha un grande potenziale ed è un calciatore sfacciato. Mi piace perché non si fa intimidire da nessuno e affronta con grinta qualsiasi tipo di avversario, che sia il Cagliari o il Barcellona”.

IlCalcio24 Redazione