MILAZZO, I TIFOSI SPERANO CHE LA BEFANA GLI PORTI QUALCHE RINFORZO


Milazzo
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25/12/2012 -

Il Milazzo chiude il girone di andata  con una netta sconfitta fra le mura amiche per 5 a 2 . Il tutto ad opera della Virtus Bassano,che così consolida il quarto posto,che detiene da alcune settimane e che  gli consentirà di disputare i playoff a fine torneo. Per i mamertini è la nona sconfitta accumulata e non può che confermare l’ipotesi di una amara retrocessione nella serie D dopo tre campionati tra i professionisti e, anche se la partita di domenica scorsa fosse andata diversamente, non sarebbe cambiata la sorte,che  attende il Milazzo alla fine del girone di ritorno.
E’ questo il Milazzo dei record negativi: peggior difesa con 41 reti al passivo ( 2,5 gol a partita in media) e nessuna vittoria conseguita alla fine del girone di andata. Nessun’altra squadra dei campionati di serie A-B e lega Pro ha fatto peggio dei siciliani! C’è una luce in fondo al tunnel? Per dirla alla Monti. Il minimo,che ci aspetta,è una retrocessione onorevole in Serie D; il massimo è la radiazione per fallimento della società e ritiro anticipato dalla competizione. Quest’ultimo pericolo è concreto alla luce del mancato rispetto del termine per il pagamento delle spettanze ai giocatori dei mesi di Settembre ed Ottobre, a cui si aggiungono i ricorsi giudiziari del massaggiatore e dell’ex direttore sportivo, oltre ai debiti accumulati per il ritiro di Norcia e le prime trasferte del campionato fatte con la gestione Peditto. Oltre alla penalizzazione in classifica di 1-2 punti questi debiti reclamati,una volta accertata la regolarità dei contratti,peseranno come un macigno sul bilancio della società e su una eventuale cessione a terzi.
Nel calcio a fine girone di andata si fanno di norma i bilanci e si programma il prosieguo del campionato in base ai progetti da realizzare. A sentire in casa Milazzo il direttore generale Marino,ex Acireale,dove non ha lasciato,a detta dei tifosi,bei ricordi e il mister Tudisco dichiarano che all’apertura delle liste arriveranno quei 4-5 giocatori,indispensabili per far cambiare volto alla squadra in ogni reparto. In cuor nostro da inguaribili tifosi vorremmo crederci,ma ad essere realisti non ci crediamo più alle promesse di un duo,che non si sa se parli a nome della società o a titolo personale. Già da adesso però di una cosa siamo certi: i Lo Monaco hanno fallito nell’impresa di portare il calcio a quei livelli,che loro avevano promesso alla città al momento del loro insediamento. Quando sono arrivati nella città mamertina,hanno trovato un ambiente gasato a mille per il calcio; oggi andrebbero via ,se ne avessero voglia,lasciando terra bruciata non soltanto per loro stessi,ma anche per il calcio ,a cui in fondo devono la loro fortuna. Cosa è successo in questi trenta mesi? Facile a dirsi,ma troppo lungo a scrivere nelle poche righe a disposizione.
Comunque sia,la vicenda del Milazzo resterà una pagina nera nella storia di un personaggio così importante nel panorama calcistico nazionale da occupare spesso le pagine dei quotidiani sportivi nazionali e le telecamere dei programmi più importanti di mamma Rai.
Non c’è dubbio che per tutti i tifosi milazzesi  si sta consumando un dramma,sta evaporando un sogno,un magico sogno legato al calcio; si può sognare per tante cose: per una donna,un amore,un ideale,una fortuna;ma è lecito anche sognare per una squadra di calcio:ti fa sentire  più forte e  più invidiato,quando vinci; ti fa sopportare le miserie della vita e le ingiustizie del lavoro e anche se perdi ,puoi  continuare a sognare, perché sei sicuro che la tua squadra ritornerà a vincere e tu ritornerai a sentirti sempre più forte ed invidiato! E’ la magia del calcio,che ci affascina ed emoziona. Privare i milazzesi di questo sogno,è un prezzo elevato per loro da pagare. Noi speriamo che non accada,cosicchè auguriamo ai Lo Monaco le migliori fortune,ma lontano da Milazzo.
Nella città siciliana la partita si è chiusa e anche se mancano sei mesi,il risultato è già acquisito. Per la prima volta la scommessa l’abbiamo persa entrambi: noialtri,che avevamo puntato sul calcio,quello vero,quello dei Cannistrà,  dei Venuto, degli Orioles e dei Camarda .La scommessa l’abbiamo persa  e di brutto! Loro invece avevano scommesso sul calcio,ma quello per fare “business”,che va tanto di moda oggi. Ci hanno perso di sicuro la faccia e i soldi,forse…!
                                                   
ATTILIO ANDRIOLO

IlCalcio24 Redazione