PER AGNELLI, LA JUVENTUS NON HA NESSUN GIOCATORE INCEDIBILE


E’ la sintesi di un discorso
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13/10/2013 -

“Alla Juve non esistono giocatori incedibili”. E’ la sintesi di un discorso più ampio che Andrea Agnelli ha fatto al convegno economico sportivo “Leaders in football” che si sta svolgendo a Londra presso lo stadio del Chelsea. E’ la lunga analisi preoccupante del calcio italiano, sottoposto ormai da circa dieci anni ad affrontare una crisi economica nazionale che è davvero allarmante. “Se la situazione italiana non cambia, sarò costretto a cedere i giocatori migliori come, peraltro, è già successo ad altri club. Di fronte ad una vantaggiosa offerta per Paul Pogba, ad esempio, non avremmo la forza economica per trattenerlo”. Parole pesanti che arrivano come pietre sul volto dei bianconeri, un po’ come dire che in Italia il tempo delle vacche grasse è finito e bisogna stare con i piedi per terra, piuttosto che fare voli pindarici che non portano da nessuna parte. Pensiamo che il discorso pur crudo del giovane presidente della Juventus non faccia una grinza dal punto di vista razionale, ma siamo sicuri che queste parole non possano far piacere all’intero ambiente bianconero; Conte e tifosi compresi. Il coach della Juve predica ormai da anni pubblicamente che questa squadra ha bisogno di veri e propri top player che attualmente non ha. Con gli uomini a sua disposizione la Vecchia Signora del calcio italiano ha fatto in due anni ciò che alla vigilia era davvero impensabile; di più non si può. Per questo riteniamo che per Conte, almeno di improvvisi cambiamenti di rotta della società, sarà l’ultimo anno in cui siederà sulla panchina bianconera. Andrea Agnelli ha idee chiare ed è difficile dargli torto, almeno per quanto riguarda le difficoltà economiche in cui riversano le società di calcio italiane, ma anche Conte non ha torto quando pensa che, a questo punto della sua carriera, sia legittimo aspirare a traguardi ancora più prestigiosi e non esclude la pista internazionale. Per quanto riguarda invece il posto che lascerà vacante Prandelli dopo il mondiale del prossimo anno, non pensiamo possa interessare a Conte che, pur dicendosi onorato di essere considerato prossimo c.t. azzurro, non prenderà in considerazione tale carica per una questione economica che non può certamente soddisfarlo. E’ come dire che l’appetito vien mangiando e quindi certe legittime aspirazioni vanno soddisfatte. Ma, ritornando alla Juve e alle parole sconfortanti di Agnelli, c’è da tenere conto del sentimento dei tifosi legati come sono ai propri campioni che non vorrebbero mai vederli vestire un’altra maglia. La piazza bianconera mugugna e proprio quando avrebbe voluto sentire discorsi di rafforzamento della squadra che ambisce alla conquista della Champions League ormai da anni, si vede crollare un sogno che, dopo la conquista del doppio scudetto consecutivo, sembra quasi legittimo aspirare. Vedremo come andrà a finire. Certo, la situazione politico – economica del nostro Paese è lo specchio dei risultati calcistici solo sufficienti delle nostre squadre in campo europeo. Per essere competitivi e raggiungere il tetto dell’Europa ci vuole ben altro. Il pallone italiano non è più da tempo il più bello del mondo, ma come mai potrebbe esserlo in un territorio come il nostro in cui la disoccupazione dell’intera popolazione ha ormai raggiunto la più alta percentuale di tutti i tempi?

Salvino Cavallaro        

 

 

Salvino Cavallaro