SAMPDORIA, ROMERO: «VOGLIO RESTARE A LUNGO»


Sampdoria Romero
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09/08/2012 -

Il portiere della Sampdoria e della Nazionale argentina, Sergio Germán Romero ha deciso di rompere il silenzio mediatico a Bad Kleinkirchhein. "Parlo per la prima volta perché non mi piace molto rilasciare interviste. Sono un tipo molto riservato, un po' chiuso. Non uso Twitter, non ho un profilo su Facebook, non mi interessano. Preferisco stare in casa con la mia famiglia".

La tua casa è la Sampdoria?
"Sono contento di essere qui. Mi trovo bene con la società, la mia famiglia si trova bene a Genova e se mia moglie e mia figlia continuano a essere felici io continuerò ad indossare la maglia della Samp ancora a lungo".

Saresti rimasto anche in caso di mancata promozione?
"Sì, sicuramente sarei rimasto in Serie B almeno un altro anno. L'estate scorsa sapevo che sarebbe stata una scommessa venire a Genova, ma io sono fatto così, le scommesse mi piacciono e grazie a Dio ora siamo in Serie A. Tra l'altro non era facile che l'Argentina tenesse un portiere di Serie B, ma per fortuna è andato tutto bene: adesso anche loro possono dire di avere un portiere che gioca in Serie A".

Perché hai scelto l'Italia?
"Dopo quattro anni in Olanda mi ero reso conto di essere cresciuto, in fatto di piedi e di tecnica. Sapevo che nel vostro paese i portieri miglioravano anche nelle uscite e sotto il profilo tattico. Sono venuto soprattutto per questo motivo".

Ora vi attende una stagione particolarmente impegnativa. Sei pronto?
"Quest'anno sarà importante crescere ancora in un campionato difficile. Sono certo che disputeremo un buon torneo, faremo un buon cammino, anche se ci metteremo subito alla prova con il Milan".

Quali attaccanti temi?
"Non mi preoccupa nessuno. So che in Italia giocano grandi campioni che possono fare la differenza, ma io penso al mio, lavoro per la squadra e se tutti facciamo le cose giuste non bisogna avere paura. È importante che tutti ci aiutiamo".

Nel complesso un'annata molto buona, poi un po' di stanchezza nel finale. A cosa pensi se riguardi alla stagione passata?
"Sono stati semplici errori tecnici, quella flessione è arrivata solo per colpa mia, non c'è altro, non c'entrano i viaggi con la Selección. Con il Pescara ho sbagliato uno stop rimasto lungo, potevo calciare prima. Poi ricordo un paio di disattenzioni, ma di poco conto".

Che rapporto hai con i preparatori?
"Sardini mi ha dato una grande mano all'inizio quando arrivavo da un mese di vacanza e sono subito sceso in campo contro il Padova. Con Viviano poi ho lavorato benissimo e i suoi consigli sono stati preziosi. Ora Chimenti e anche Ferrara e Peruzzi mi stanno insegnando molto. Sono stati grandi campioni".

IlCalcio24 Redazione