Il Clásico lascia ogni volta un'intera nazione col fiato sospeso. Persino coloro che avversano il calcio milionario in questa epoca di crisi economica non possono fare a meno di parlarne, magari lamentadosi delle condizioni in cui versa il paese e delle esagerazioni di chi vive questa partita con frenesia.
È molto di più di una semplice partita di calcio.
Assume connotazioni politiche, se si considera la squadra catalana come rappresentante delle politiche autonomiste che, spesso, rasentano l'indipendentismo dal governo centrale di Madrid; paradossale se si pensa che sono proprio i catalani a fare la forza della nazionale delle furie rosse campioni europei e mondiali in carica; e connotazioni differenti persino linguistiche tra castigliano parlanti e catalanisti.
Il Camp Nou riceverà le due squadre in campo con una scenografia spettacolare. Le due curve si coloreranno di giallo e rosso a strisce orizzontali come i colori della bandiera catalana e le due tribune con i colori azul-grana della maglietta della squadra di casa. Una scritta in catalano con grandi lettere gialle campeggerà sulla tribuna centrale: Som i Serem , vale a dire Siamo e Saremo.
Da queste parti è impensabile non essere a favore dell'una o dell'altra squadra. Non prendere posizione non è contemplato. A chiunque prima o poi verrà fatta la fatidica domanda: sei del Barça o del Real?
Sarà una partita totale. Real per la prima volta dopo alcuni anni si presenta al cospetto dei rivali di sempre con 4 punti di vantaggio da difendere nelle ultime 5 partite. Il Barça deve assolutamente vincere per portarsi ad un solo punto e sa bene che, poi, tutto dipenderà dalla squadra di Mourinho. Se le merengues vinceranno le restanti partite di Liga vinceranno il campionato. Ciò accadrebbe sapendo, però, di essere state leggermente inferiori alla squadra di Guardiola. Infatti, nei cinque scontri diretti della stagione in corso il Barça è nettamente in vantaggio. Nelle due partite della Supercoppa di Spagna vittoria del Barça. 2-2 a Madrid e 3-2 a Barcelona, la notte del dito di Mou nell'occhio di Tito Vilanova.
Nei quarti di finale di Coppa del Re l'andata terminò 1-2 per il Barça al Santiago Bernabeu e 2-2 al ritorno.
Infine, nello scontro diretto di campionato il Barça fu capace di rimontare lo svantaggio per poi vincere 1-3 con i gol di Alexis Sanchez, Xavi e Fabregas.
Ed ancora potrebbe esserci una settima sfida in programma, quella che l'intera Spagna agogna, la Finale di Champion's League, Chelsea e Bayern permettendo.
Il Real non inseguirà solo la vittoria finale della Liga domani sera ma anche e soprattutto una rivincita, pareggiare i conti con gli eterni rivali e porsi finalmente dopo vari anni allo stesso livello degli uomini di Guardiola.
Che lo spettacolo inizi!
