«LA VITA È COME UN BISCOTTO, MA SE PIOVE SI SCIOGLIE»


Biscotto sì, biscotto no: la sindrome da (N)Euro 2012 è ufficialmente partita.
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17/06/2012 -

Biscotto sì, biscotto no.
Manco fosse stata colpita da un senso di colpa comune dovuto al sovrappeso e all'estate ormai alle porte, l'Italia non fa altro che parlare del biscotto, leggendario alimento andato storto al Paese già nel lontano 2004.
Biscotto sì, biscotto no.
Gli avversari garantiscono che non ci sarà; noi, malfidati e poco speranzosi, siamo certi che il risultato sarà 2-2.
Biscotto sì, biscotto no: la sindrome da (N)Euro 2012 è ufficialmente partita.

C'era un film con Jim Carrey, Una settimana da Dio, in cui l'attore, nel ruolo di un giornalista locale, diceva: La vita è come un biscotto, ma se piove si scioglie.
Speriamo piova.
E speriamo, soprattutto, che i nostri facciano il loro contro l'Irlanda di un Trap, vittima del biscotto datato 2004, che promette impegno ed esige il massimo dai suoi giocatori.
Giocatori ai quali sarebbero state promesse birre a volontà dalla Federazione Irlandese nel caso in cui sconfiggeranno l'Italia.
Birra e biscotto insieme non l'ho mai provate, ma credo che non siano una grande accoppiata.
Vorrei rimanere col dubbio, piuttosto che assaggiarle lunedì e dire: Avevo ragione, birra e biscotto insieme non vanno proprio.

Biscotto sì, biscotto no.
Prima di tutto vinciamo.
Poi pensiamo agli altri, sperando di inzuppare il biscotto in una bella e fresca pioggia estiva e non in una calda e indesiderata birra irlandese, perché si sa: la birra insieme al biscotto non va proprio.

Manuel Barbetta