IL «BISCOTTO» CI PUÒ STARE


L`Italia esce dall`Europeo a causa di un comportamento che nel nostro calcio è considerato fraudolento
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Lecce, 15/06/2012 -

Ed eccoci di nuovo a parlare di "biscotto".
Ancora una volta l'Italia rischia seriamente di uscire dall'Europeo con un clamoroso 2-2 che potrebbe essere combinato fra Spagna e Croazia.
La volta scorsa lo stesso risultato ci fece fuori a vantaggio di Danimarca e Svezia che sono notoriamente popoli leali e onesti, pertanto non si vede per quale motivo questa volta non lo possano fare Spagna e Croazia.
Si cerca di scongiurare il "biscotto" in qualunque modo e ci si indigna al solo pensiero che ciò possa accadere veramente.
Ma bisogna anche guardare in faccia la realtà. Croazia e Spagna sanno che con il 2-2 passano il turno con certezza quindi anche se stesse l'Italia in questa situazione non ci penserebbe due volte a concludere con quel risultato.
Per cui bisogna accettare il risultato e andare a casa, anche perchè è stata proprio la formazione di Prandelli a mettere gli avversari nella condizione di sistemare il risultato.
E' il calcio e quando si deve andare avanti lo si fa senza rischiare in nome di una lealtà sportiva che, in realtà, non impone a nessuno di rischiare di perdere.
Pertanto è giusto andare a casa e lasciare un Europeo compromesso da noi stessi.

Rimane una perplessità però.
Bisogna capire se sia giusto essere danneggiati sistematicamente, a livello internazionale, da comportamenti che, nel nostro sistema di giustizia sportiva, vengono considerati fraudolenti.
Quindi sarebbe una decisione sensata e ragionevole se, al rientro dall'Europeo, ci si decidesse a fare carta straccia di tutti quei documenti che costituiscono la parte del processo calcistico dedicata alle combine.
Insomma al di là dell'inchiesta sul calcio-scommesse, sicuramente censurabile e condannabile, è giusto che le società e i tesserati italiani paghino a caro prezzo per comportamenti che fanno parte del calcio e che sistematicamente ci sbattono fuori dalle competizioni internazionali?

Pierpaolo Renna