BOICOTTAGGIO POLITICO: L`UCRAINA HA RISCHIATO DI NON OSPITARE L`EUROPEO


Il boicottaggio dei principali leader europei per la carcerazione
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12/05/2012 -

Il boicottaggio dei principali leader europei per la carcerazione della ex primo ministro Yulia Timoshenko minaccia la disputa del campionato europeo a poco meno di un mese della partita inaugurale.
Il presidente della Commissione Europea, Jose Manuell Barroso ha deciso che, date le attuali circostanze, non andrà in Ucraina.
L'intera Ucraina che già nel 2010 stava per perdere il diritto di ospitare la fase finale del campionato europeo per i notevoli problemi organizzativi, si scontra adesso con un altro problema: il boicottaggio politico.
La condanna a sette anni di carcere della leader dell'opposizione ha provocato indignazione in tutto il mondo, compreso nella vicina Russia, e le fotografie delle presunte violenze fisiche alla Timoshenko hanno provocato un ostracismo generale.
Prima di Barroso anche la Merkel si è pronunciata a favore del boicottaggio nel caso che la Timoshenko non venga liberata prima dell'inizio del torneo.
I leader di altri paesi come l'Olanda e l'Austria si sono detti favorevoli al boicottaggio, sostenendo che l'Ucraina deve dare l'esempio in materia di libertà politica e diritti umani, visto che assumerà la presidenza della OCSE nel 2013.
Anche la segretaria di stato americana, Hillary Clinton, si è detta estremamente preoccupata per il trattamento riservato a la Timoshenko, la quale sembra patire un'ernia del disco e sembra non possa nemmeno alzarsi dal letto.
Anche se la Uefa ha assicurato che, nel caso dovesse cancellare il torneo, verrebbe solamente rinviato di un anno e mai trasferito in un altro stato, il Presidente della FFA(federazione di calcio ucraino), Grigori Surkis chiede a gran voce che non si speculi più sul caso.
Dal canto suo il ministro degli esteri ucraino, Oleg Voloshin, ha dichiarato che:lo sport è sport e la politica è politicaed ha detto anche:invito a non ricorrere a metodi tipici della guerra fredda e a non trasformare lo sport in un ostaggio della politica.
La medesima opposizione ucraina, della quale fa parte la Timoshenko, è contraria al boicottaggio perché lo considera una mancanza di rispetto all'intero popolo. Allo stesso tempo invita gli altri leader europei a non incontrare il Presidente del governo ucraino, Victor Yanukovich.
D'altro canto la Uefa precisa che la scelta dei paesi ospitanti una competizione ufficiale vengono scelti esclusivamente secondo criteri calcistici, per cui la non tiene conto delle circostanze politiche.
Alla diatriba politica si sono aggiunti anche gli attentati terroristici perpetrati nella città di Dnipropetrovs'k , che hanno provocato una trentina di feriti.
Adotteremo tutte le misure necessarie per garantire l'incolumità dei turisti e degli stessi partecipanti, ha affernato Alexandr Birsan, responsabile dell'organizzazione dellla manifestazione..
Il presidente del governo ucraino, accusato di orchestrare personalmente la persecuzione dell'opposizione, ha tempo fino al 9 di giugno per rispondere ai leader europei.
Nello stesso giorno si disputerà la prima partita del campionato europeo in territorio ucraino tra Danimarca ed Olanda, nella città di Charkiv, la stessa città dove attualmente è imprigionata la carismatica leader dell'opposizione.


 

Antonio Ioppolo