PRANDELLI E IL DIRITTO DOVERE DI CAMBIARE LA SUA NAZIONALE


Prandelli non ha più tanto tempo a sua disposizione
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04/06/2012 -

Il motto è cambiare in fretta per rimettere le toppe alla barca azzurra che, nel lago di Zurigo, è affondata a picco. E` un diritto dovere del CT Prandelli il quale non ha più tanto tempo a sua disposizione perché, tra poco più di una settimana, ci attende la gara ufficiale del Campionato d`Europa contro la Spagna. Certo, la situazione è di difficile soluzione perché non c`è più tempo per provare nuovi schemi tattici e, soprattutto, per cercare di recuperare una condizione psicologica falcidiata dagli scandali del calcio scommesse. Dopo la partita con la Russia, mister Prandelli si è giustamente arrabbiato con i suoi ragazzi, ma non è andato in escandescenza, grazie anche alla sua natura di persona equilibrata capace di percepire la difficoltà di assorbire in pochi giorni l`urto violento provocato da un Tir targato calcio scommesseche ha travolto tutto e tutti. E così, nella consapevolezza che la barca azzurra vista contro la Russia, si schianterebbe sicuramente contro lo scoglio spagnolo, il CT azzurro è assediato da mille pensieri che non lo lasciano dormire neanche la notte. Una matassa che non avrebbe mai immaginato di dover sbrogliare in così poco tempo ma che, inevitabilmente, si trova a dover risolvere in fretta. Pensiamo che a questo punto sia necessario affidarsi a una difesa a tre, facendo capo al già collaudato modulo juventino composto da Chiellini, Barzagli e Bonucci con Buffon tra i pali. Pensiamo che l`idea iniziale di Prandelli, che propendeva per una difesa a quattro, debba essere almeno momentaneamente accantonata per non rischiare quella mancanza di automatismi nei movimenti che sono emersi durante il match contro la Russia. A centrocampo continuiamo a non capire l`inserimento di Montolivo, un giocatore del quale a 20 anni si diceva di lui un gran bene e che oggi non è né pesce e né carne. Bene Pirlo e Marchisio che in campo si capiscono a occhi chiusi. Poi De Rossi la cui duttilità, intelligenza tattica ed esperienza è garanzia di buone prestazioni, anche se riteniamo che per lui, possano sorgere difficoltà negli interscambi e nella sincronia di movimenti con i giocatori bianconeri in un modulo diverso da quello che solitamente svolge nella Roma. Poi il rebus del centrocampo a cinque. Fermo restando della conferma dei tre centrocampisti appena citati, mancherebbero i due esterni fluidificanti che potrebbero essere Maggio a destra e Balzaretti o Giaccherini a sinistra. Per l`attacco riteniamo giusto rivedere la coppia Balotelli, Cassano con Giovinco e Di Natale pronti all`occorrenza. Poi, tra le fila delle riserve c`è un certo Diamanti, il giocatore del Bologna che ha fatto un finale di campionato eccellente dal punto di vista atletico che mentale. Lui, assieme a Giovinco, è il giocatore mentalmente e fisicamente più fresco della compagnia azzurra, tuttavia, il suo inserimento di atleta propenso a giocare a trequarti campo, verrebbe a snaturare il disegno tattico che pare già essersi delineato nella mente di Prandelli: il 3-5-2. Staremo a vedere cosa succederà. Certo, la situazione è a dir poco difficile, il pericolo di uscire anzitempo dagli europei è reale anche se non auspicabile. E neanche il positivo ricordo dei trascorsi azzurri che in passato sono partiti tra furibonde polemiche finite poi con il successo finale, può risollevarci da questo momento che ci appare unico per difficoltà che nulla hanno a che fare con il calcio stesso.

Salvino Cavallaro
 

 


 

Salvino Cavallaro