Alex Del Piero, dall'America, dove si sta godendo le meritare vacanze, rivive sulle pagine della Gazzetta dello Sport, quell'Italia-Germania del 2006 che lo vide tra l'altro protagonista con un gol.

"È il ricordo della nostra più bella partita al mondiale tedesco, una serata incredibile, qualcosa di pazzesco. In casa loro, poi. Ogni fotogramma di quella sera vale tantissimo, ed è impresso nella mia mente. Ricordo che dopo il goal cercai con lo sguardo mia moglie sugli spalti. Ho rivisto in televisione tante volte quelle immagini: si vede Sonia che piange di gioia, e subito dopo una bimba tedesca che invece è in lacrime perché ha perso. La finalissima contro la Francia fu l'emozione più grande, perché sollevammo il trofeo, però la partita migliore resta quella contro i tedeschi".

Le imprese sono fatte per essere ripetute, e Del Piero lo sa bene: "Possiamo ripeterci stasera. Possiamo ripeterci perché abbiamo dimostrato di essere sempre più solidi di partita in partita, perché abbiamo una precisa identità di squadra e perché sappiamo sfruttare le occasioni giuste. Penso che i tedeschi siano un po' come gli azzurri: compatti e con ottime individualità. Chi temo? Dovendo proprio scegliere, direi Ozil, Muller e Gomez". 

Del Piero è stato un simbolo della nazionale, investitura oggi ricoperta da un ex compagno in bianconero di Pinturicchio, Andrea Pirlo: "Direi che Andrea si è mantenuto a quei livelli eccezionali, come del resto in campionato con la Juventus. Gli altri bianconeri? Li seguo sempre con un affetto speciale, e fino al 30 giugno sono oltretutto miei compagni di squadra. Dunque, per me giocano tutti benissimo".

L'Italia staserà deciderà il proprio destino, ma Alex l'ha già deciso il proprio destino? " Ancora non ho deciso. Ho bisogno del pallone. Mi sto allenando per ora con i miei preparatori atletici qui in America, mentre trascorro le vacanze con la mia famiglia."