TOUR: RUI COSTA CONCEDE IL BIS, FROOME NON CORRE RISCHI.


Vittoria fac-simile del portoghese: scatta e taglia in solitaria. Domani la scalata di Annecy-Semnoz per completare il podio.
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Le Grand-Bornard, 19/07/2013 -

La storia è sempre quella: i battistrada tirano in salita, poi dal nulla sbuca fuori un furetto lusitano che coglie l'attimo e stacca tutti. Rui Costa vince la diciannovesima tappa del Tour de France, un percorso arduo (due GPM Horst Categorie, tra cui la vetta del Col de la Madeleine, due di prima e uno di seconda categoria) e nuvoloso, con scrosci di pioggia. La giornata ha inizio con i temerari Hesjedal e Izagirre, che imboccano la salita del Col du Glandon con 3' di vantaggio sul gruppo maglia gialla. La discesa vede gli italiani Moser e Cunego in grande spolvero lanciarsi all'inseguimento con Rolland e Riblon prima che la Madeleine faccia il suo lavoro: solo il francese dell'EuropCar regge il ritmo e raggiunge il canadese, scollina per primo e si ripete anche nella scalata al Col de Tamié. Rolland regge fino ai meno venti, quando il vantaggio sul gruppo maglia gialla rasenta i nove minuti, poi Rui Costa parte come uno schiacciasassi ed è irraggiungibile. Il portoghese della Movistar passa sotto l'arco di Le Grand-Bornard con 48" di anticipo su Kloden e 1'44 su Jan Bakelants. Froome non rischia nulla, fiancheggiato dai fedeli gregari e intoccabile per Contador. 


L'ultima fatica del britannico, che tuttavia non sarà probabilmente intensificata da attacchi insidiosi, è fissata per domani. Bisognerà affrontare il GPM del Mont Revard e l'arrivo in salita ad Annecy-Semnoz, aspettando una fuga lampo come quella di oggi. Con lo champagne già prenotato per Froome, la lotta per completare il podio vede Contador nella necessità di difendere i 21" che lo separano da Quintana. Poco più lontani Kreuziger e Rodriguez, ma ancora in lizza per sfilare a Parigi tra gli onori del pubblico. La sfida è lanciata: ne resteranno solo due.

Samuel Boscarello