SERVE DAVVERO UNA TOTALE SOSPENSIONE DEL MONDO DEL CALCIO?


Le inenarrabili brutture del mondo del calcio contemporaneo non finiscono mai di stupirci
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30/05/2012 -

Le inenarrabili brutture del mondo del calcio contemporaneo non finiscono mai di stupirci. Persino il Presidente del Consiglio Mario Monti, disgustato del calcio scommesse ha dichiarato: Mi chiedo se non gioverebbe in Italia, una totale sospensione di questo gioco per almeno due o tre anni.  Ovviamente non è una mia proposta né, tantomeno, una proposta del governo, ma è il desiderio di una persona che è stata appassionata di questo sport quando il calcio era&.!. Pur con tutta l`amarezza e la tristezza per quello che sta accadendo in questi giorni, riteniamo che le parole del nostro Primo Ministro siano dettate da una reazione emotiva che non ci pare consona al suo modo d`essere, uomo sempre freddo e impeccabile calcolatore di ogni situazione. Tuttavia, nonostante il lungo, estenuante periodo d`impenetrabile opacità che attraversa il calcio italiano, non ci sentiamo di schierarci con il Professor Monti. Pensiamo che più che sospendere i campionati di calcio, sarebbe più opportuno rivedere il sistema delle scommesse legali a esso connesse. L`idea non sarebbe male, ma presumiamo che non se ne faccia nulla, semplicemente perché lo Stato ha ingenti interessi economici da salvaguardare non solo per le scommesse riguardanti il calcio e l`ippica ma anche per quanto concerne il Lotto e il Super Enalotto, senza parlare poi delle slot machines. E` un po` come dire che tutti sanno che il fumo uccide, ma lo Stato continua a incrementarne l`acquisto. Come mai non si sospende la vendita? Ma per restare al tema calcio e alla dilagante delinquenza che lo circonda, pensiamo che non serva estirpare il gioco in quanto tale, ma sarebbe opportuno vegliare con più fermezza negli ambienti calcistici. E` indubbio che esistono delle responsabilità delle quali nessuno può sentirsi indenne, il Coni, la Figc e i palazzi che compongono il sistema calcio dovrebbero agire di conseguenza in un modo più moderno, pensando che il calcio multimiliardario attrae l`interesse di tutti, più come investimento che come gioco. Troppe sono le tentazioni di arricchimento illecito che si va a unire al lusso, al successo e a un tenore di vita privilegiato che è già garantito dagli introiti leciti. Fare il calciatore, essere procuratore o avere altre mansioni importanti in questo particolare mondo della pedata è emblema di privilegio. Là dove c`è maggiore flusso di denaro, esistono le più grandi tentazioni per l`uomo che non sempre è sorretto da una maturazione tale da garantirne l`etica e il rispetto delle regole. Quindi, pur con la legittima delusione dovuta al momento, non ci sentiamo di recidere o fermare il gioco del calcio per qualche anno, piuttosto consigliamo di rivisitarne il sistema che, così  com`è, miete vittime illustri. In poche parole, a parer nostro è importante rivedere gli stipendi ai calciatori i quali, abbassando le loro pretese economiche, non potranno incrementare la ricchezza iperbolica dei loro procuratori. E` tutta una catena che deve essere oleata nei suoi ingranaggi, nel suo sistema e con un occhio particolare al mondo degli iperbolici interessi derivanti dagli sponsor e dalle televisioni che, ormai da troppo tempo, hanno imposto le loro ferree regole. Confidiamo, dunque, che il governo del calcio italiano si adoperi in qualche modo a calmierare un mondo che, per la facilità di ricchezza economica e di tentazioni derivanti dalla malavita organizzata, si contrappone in maniera impressionante a una realtà sociale che talora è fatta di stenti e difficoltà di vivere.

Salvino Cavallaro

Salvino Cavallaro