Il 22 giugno 2004, a Oporto, in Portogallo, c'era lo stesso Olsen sulla panchina danese quando la sua squadra si fece rimontare per due volte dai cugini svedesi e, curiosamente, il 2-2 finale sancì l'eliminazione dell'Italia di Giovanni Trapattoni dalla fase finale dell'Europeo.

Gli azzurri furono altrettanto "colpevoli" e ci misero del loro in quel torneo per farsi rimandare a casa prematuramente, ma, un conto è uscire di scena solo per demeriti propri e un altro perchè due rivali concordano un pareggio proprio con il risultato che fa fuori il terzo incomodo.

Otto anni e quasi quattro mesi dopo quella partita il signor Olsen si presenta a San Siro alla guida di una Danimarca piena di guai e, ieri sera, durante la conferenza-stampa, sbotta: "A casa nostra si dice che i ladri pensino sempre che gli altri rubino. Ho paura di dire ciò che penso su quella partita".
E' anche vero che siamo gli ultimi a poter fare prediche, considerato che il nostro calcio è ammorbato da scandali vari, ma che la predica ci venga fatta dal signor Olsen è surreale.

Sperando che stasera la memoria gli venga rinfrescata in campo dagli azzurri, ricordiamo che Morten Olsen ha 63 anni. E' stato un discreto giocatore, ma da allenatore è stato esonerato da tutte le squadre di club che ha diretto.

Forza Azzurri!