LA DURA LEGGE DEL DENARO: ARABIA VS RUSSIA


Lo Zenit porta a casa Hulk e Witsel per 70 milioni
tempo: 41ms
RSS
04/09/2012 -

Che ci sia un monopolio dettato dalla dura legge del denaro è ormai risaputo. Non conta più se sei l'Inter, il Milan o la Juventus, ormai le sirene per i giocatori che stanno per lasciare la propria squadra, non sono più il blasone della società che ti cerca o la possibilità di indossare la maglia che un tempo fu di alcuni dei più grandi campioni del calcio. Ormai chi fa da padrone è il denaro. E in un periodo in cui la crisi si fa sentire, seppur in minima parte dato che si parla sempre di società con un fatturato pluri-milionario, chi ne ha di più vince, non solo in campo ma anche sul mercato. Facile pensare subito a PSG e Manchester City che negli ultimi 2-3 anni sono stati assoluti protagonisti del mercato, assicurandosi alcuni dei giocatori più forti in circolazione sbaragliando la concorrenza.

E poco importa se ti muovi con netto anticipo (vedi Lucas per l'Inter),quando arrivano loro puoi solo fatti da parte e dire un pò stizzito "accomodatevi, è tutto vostro". Chi però ha inaugurato sicuramente la moda del "Paperon de Paperoni si da al calcio" è stato sicuramente Roman Abramovich che, preso il Chelsea, nei primi anni da patron del Chelsea ha creato una squadra nuova quasi da zero, non badando alle cifre presenti sull'assegno. Nonostante comunque negli ultimi 2 anni avesse un pò "mollato la presa", o meglio, speso meno rispetto ai primi anni da presidente (si pensi alle super spese per giocatori come Crespo e Mutu persi poi nel giro di pochi anni), l'anno scorso è arrivato il coronamento di questa gestione, con la prima Champions della storia Blues. Nel giro di qualche anno è facile pensare inoltre che anche il Monaco (ora nella serie B francese) si iscriva al club, dopo che i nuovi padroni hanno già creato una squadra davvero competitiva che punta alla risalita in Ligue 1 già da quest anno. E se gli arabi del Malaga hanno lasciato il club spagnolo dopo solo un anno lasciando in eredità più debiti che campioni, chi sorprende ancora una volta viene dalla Russia: recentemente infatti lo Zenit di Spalletti ha deciso di fare shopping in Portogallo portando a casa Hulk e Witsel (rispettivamente Porto e Benfica) per un totale di 70 milioni. Cifre (40+30) sicuramente lontanissime dagli standard italiani e di molti club europei. Ennesimo scontro tra Russia (Zenit, Chelsea) e Arabia (City,Psg)

Alessio Nicotra