LAVEZZI CHI?? A NAPOLI IL POCHO È ORMAI UN RICORDO...


Pandev e Insigne non fanno già rimpiangere l`argentino
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05/08/2012 -

Ezequiel Lavezzi era l'idolo, era l'erede di Maradona sotto più aspetti: argentino, imprevedibile in campo, tutto tatuato, simpatico quasi come il Pibe. Quasi, perchè a Napoli a Maradona ti ci puoi solo avvicinare, lui è inimitabile. Andato via lui sui tifosi napoletani si era abbattuta una nuvola di fantozziana memoria e solo due persone erano convinte che non tutti mali vengon per nuocere e che alla fine ce ne sarebbe fatta una ragione e forse ci si avrebbe pure guadagnato: Aurelio De Laurentiis e Walter Mazzarri.

Il primo ha scommesso forte su Insigne, il secondo su Pandev. Due pazzi probabilmente, che però hanno avuto ragione. Sull'ex Pescara c'era il classico scetticismo che si ha in Italia su un giocatore giovane, che viene dalla serie B e soprattutto ITALIANO. Eppure Lorenzo ha stregato tutti: non ha paura degli avversari, vede la porta più di Lavezzi, velocissimo, dotato di una grande tecnica e prontissimo per una stagione da protagonista nella sua Napoli. E per di più non ha manco fatto le bizze per il rinnovo contrattuale: oh mio Dio non sembra manco un calciatore di questi tempi...

Goran Pandev invece è un miracolo tutto di Mazzarri: calciatore sostanzalmente sfortunato visto che tutt'e due le volte che è arrivato al top della carriera per un motivo o per l'altro è stato accantonato. Al Napoli ha ritrovato una linfa vitale immensa e il suo allenatore, che ha puntato fortissimo su di lui, anche quando sbagliava i gol a porta vuota, adesso gongola. 6 gol in 7 match in questo precampionato, alcuni anche belli, come ad esempio quello di ieri, e l'idea che difficilmente qualcuno potrà togliergli il posto. Altra carettistica: ha una particolare predisposizione a segnare alla Juve.

A tutto questo poi vanno aggiunti ovviamente Hamsik, già in splendida forma, Edu Vargas, buone giocate in questo precampionato ma ancora inesploso, e il Matador Cavani, che almeno 20-25 gol a stagione li fa.

Ricordare non sempre fa bene, e i napoletani questo l'hanno già capito...

Luca Bonaccorso