VOLA IL TITOLO RCS E CAIRO CONFEZIONA 71 MILIONI DI UTILI


Urbano Cairo, ottimo imprenditore ma insufficiente nell`intendere gli investimenti come strategie per far primeggiare il suo Toro.
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Torino, 16/03/2018 -


Non c’è che dire. Il presidente del Torino Calcio, proprietario di RCS, di LA7 e di Cairo Communication, sembra il medico adatto per curare i vogliosi di denaro. Dategli fiducia e lui saprà come portarvi all’apice della conduzione economica e finanziaria di una società. Ha sempre la terapia adatta a duplicare o triplicare il fatturato, senza mai rischiare minimamente un eventuale debito che è solito fare abbassare con grande maestria. Chapeau, dunque, mister Cairo, nulla da dire sulle sue capacità manageriali che fino ad oggi non conoscono tracolli finanziari per le società da lei gestite. Da ammirare davvero! RCS, l’azienda editoriale che pubblica la Gazzetta dello Sport e il Corriere della Sera, nel 2017 ha registrato un utile di 71,1 milioni di euro contro i 3,5 del 2016, con ricavi consolidati di 895 milioni rispetto ai 968 precedenti. Proventi derivanti da cessioni finanziarie, plusvalenze e alte quotazioni in borsa dei titoli finanziari riguardanti le sue aziende, sono il suo chiodo fisso, la sua realizzazione personale, capace di fargli gonfiare giustamente il torace per la grande soddisfazione. L’editoria è il campo commerciale sul quale Cairo sa districarsi con capacità non comuni. Ma il calcio, il suo Torino che esiste di fatto nella città piemontese ma che ha il suo cuore contabile e amministrativo a Milano, resta sempre inesistente di gloria sportiva e perfetto nei numeri. Non ricordiamo a memoria un Torino così straordinariamente curato nei particolari economici, ma il pallone che è la materia prima di un’azienda calcio è perniciosamente contrastato dai numeri, dai conti. Non si fa nulla se si riscontra qualcosa che non faccia quadrare il bilancio. Ed è tutto così maledettamente freddo, cinico e senza cuore, questo pallone granata che non si riconosce neppure più nella sua più naturale e antica tradizione sanguigna. ” Così è se vi pare”, scrisse nella sua bellissima opera teatrale Luigi Pirandello, dove l’impossibilità di conoscere la verità assoluta si genera con il relativismo delle forme, delle convenzioni e delle esteriorità. Qual è dunque la verità di questo Torino targato Urbano Cairo, se è ben gestito dal punto di vista amministrativo e troppo frenato nel tentativo di concedersi con orgoglio obiettivi e primati da raggiungere in un pallone che ridimensiona la storia granata? Tutto è relativo e tutto è come scrisse Pirandello: “Così è se vi pare”.

Salvino Cavallaro      

Salvino Cavallaro