«IL POTERE LOGORA CHI NON CE L`HA»


Dopo la partita giocata a
Napoli, la Juventus di Antonio Conte ha dato segni di stanchezza. In realtà, è
già da qualche partita che s’intravvede una forma speculare di gioco che lascia
prevedere un calo fisiologico. Ma era già nelle previsioni questo momento
difficile, soprattutto in considerazione di un gioco prodotto che è assai
dispendioso sotto il profilo atletico e mentale. La Roma continua a vincere e adesso
si trova a meno otto in classifica dalla Juventus la quale, ancor più di prima
deve cercare di non perdere, in quanto un altro passo falso potrebbe essere
insidioso anche in considerazione dello scontro diretto che si giocherà alla
penultima di campionato. Ma Conte, per quanto riguarda la ripresa della sua
squadra dopo una piccola debacle, è maestro nel saperla gestire nel migliore
dei modi. Ricordiamo ancora quella partita di Firenze in cui la Juve si sciolse
inspiegabilmente come neve al sole, ma seppe reagire in maniera egregia fin
dalla partita successiva. Tuttavia, resta il dubbio amletico se la Juve, a
questo punto del campionato, riuscirà ad avere la stessa reazione positiva
tenuto conto che, nell’occasione cui facevamo riferimento, si trattava di una
partita svolta in autunno. Adesso mancano sette partite al termine del
campionato e le gambe dei calciatori bianconeri hanno fatto parecchi Kilometri
in più. C’è poi ancora un fatto di natura psicologica da non sottovalutare, ed
è lo stress e l’ansia che in genere assale in circostanze di questo tipo, dove
paradossalmente è proprio chi insegue a stare meglio dal punto di vista
psicologico. Alessio Tacchinardi, ex calciatore della Juventus, ricorda che
quella Juve di Ancelotti che perse lo scudetto a Perugia consegnandolo alla
Lazio inseguitrice, non aveva più birra nelle gambe, anche se quel match non si
doveva giocare su quel campo ridotto in un acquitrino. Certo, fare un paragone
con la Juve di oggi è davvero improponibile, tuttavia, l’ansia e lo stress di
un lungo e faticoso anno calcistico fatto di continui impegni ad alto livello,
a questo punto potrebbero giocare un brutto scherzo alla Juve dai mille storici
traguardi. E poi, Conte ha dichiarato che la Juventus ha una rosa di giocatori
ristretta e, per raggiungere i risultati eccellenti che hanno saputo scrivere
la storia della sua triennale gestione bianconera, ha dovuto fare giocare
sempre gli stessi calciatori, o quasi. Solo eccezionalmente ha dovuto cambiare
per ovviare a squalifiche o infortuni che, volta per volta, si sono susseguiti
nel corso del campionato. Comunque, parlare adesso di eventuali altre debacle è
prematuro, anche perché la Juve è ancora impegnata in Europa League con il
desiderio di arrivare a quella finale che si disputerà proprio allo Juventus
Stadium di Torino. C’è una frase storica pronunciata in politica tanti anni fa
da Giulio Andreotti: “Il potere logora chi non ce l’ha”. Già, il potere! La
Juve ha il potere di essere la squadra che in questo campionato 2013’14 ha
ottenuto 81 punti in classifica dopo aver disputato 31 partite, delle quali ne
ha vinte 26, pareggiate 3 e perse 2, realizzando 67 gol e subendone 22 con una
Media Inglese che è + 20. E, se tanto mi dà tanto, ci sembra che a dovere
preoccuparsi, semmai, sono coloro i quali stanno dietro.
Salvino
Cavallaro