ADRIEN SANDJO, OVVERO QUANDO IL CALCIO INCONTRA IL DESTINO DELLA VITA


Un arresto cardiaco ha spezzato i sogni di un calciatore 18enne che aspirava a raggiungere la carriera da professionista.
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Torino, 25/12/2021 -

Scorre lento il destino della vita e a volte arriva proprio quando meno te l'aspetti, magari in un campo di calcio in cui 22 giovani 18enni rincorrono quel pallone che rappresenta il sogno di arrivare là dove la speranza è l'ultima cosa a morire. Quella di Adrien Sandjo è la storia di un ragazzo sfortunato. Arrivato appena bambino dal Camerun a Torino, Adrien perde il papà quando milita tra le fila dell'Auxilium San Luigi, uno dei tanti oratori salesiani della città piemontese. Poi l'esordio nel campionato di Eccellenza nella squadra dell'Atletico Torino per passare al Bacigalupo e poi ancora al Cit Turin. Adrien è forte fisicamente, abile di testa con spiccate caratteristiche di attaccante puro che ha il fiuto del gol. Tecnicamente non è ancora al massimo, tuttavia sa che soltanto lavorando sul pallone attraverso gli allenamenti, potrà migliorare uno stile tecnico che non è ancora da considerarsi ad alti livelli ma sa anche che l'esperienza darà prima o poi i frutti sperati.

E quel pallone diventa per lui una sfera magica in cui si racchiude il sogno di diventare calciatore vero per farne un lavoro da professionista. E' l'ambizione di tanti giovani come lui che ci credono fino in fondo, anche se alla fine pochi potranno dire di essere riusciti ad abbracciare quella notorietà che è segno di un miglioramento economico da condividere con la propria famiglia che magari conduce un tenore di vita semplice, dove il pranzo con la cena non garantiscono mai di sfamarsi a sufficienza. E così Adrien Sandjo continua a rincorrere il sogno racchiuso in quel pallone che gli dà modo si segnare parecchi gol, doppiette su doppiette che cominciano a farlo conoscere, a metterlo in evidenza anche tra i media regionali che fanno un ottimo parlare come predestinato di un calcio che sembra ritagliarsi in lui come qualcosa che lo veste alla perfezione. La partita, il gol, l'abbraccio dei compagni di squadra e quel gonfiare la rete avversaria, sembrano momenti fatti per lui che sogna, sogna sempre di più nel giocare, allenarsi con senso di sacrificio e senza mai il pensiero di risparmiarsi. Lui già sa che se vuoi arrivare nel calcio devi uscire dal campo stanco, sicuro di avere dato tutto e di più.

Così passa al Cit Turin del presidente Angelo Frau che gli affida le speranze da goleador della squadra dai colori rossoverdi. E lui, Adrien Sandjo, sa che non può deludere la fiducia conferita da una società di calcio che nell'hinterland torinese è tra le più ambite dai giovani calciatori dilettanti. Poi l'orgoglio della convocazione nella Rappresentativa Regionale si fa sempre più forte di emozione per Adrien che in un freddo mercoledì del 22 dicembre scorso, scende in campo per dimostrare ancora una volta di avere meritato quell'ambita convocazione. E quì c'è l'incontro con il destino, perchè Adrien improvvisamente crolla a terra svenuto per un malore. I compagni e tutti gli addetti ai lavori si accorgono immediatamente della gravità del momento e cercano di rianimarlo con il massaggio cardiaco, mentre è stata chiamata l'ambulanza. Momenti tragici, l'ambulanza corre verso l'ospedale, bisogna salvare la vita ad Adrien. Ma al pronto soccorso si decide immediatamente di portarlo in rianimazione perchè il ragazzo entra in coma farmacologico. Ore terribili che sono legati alla vita con un filo sottile capace di spezzarsi da un momento all'altro. E così è, perchè dopo poche ore dal ricovero d'urgenza in ospedale, i medici ne constatano la morte cerebrale. La mamma di Adrien acconsente all'espianto degli organi e il suo fegato è stato trapiantato immediatamente a un ammalato che attendeva chissà da quanto tempo per ritornare a vivere. Tutto in poche ore, tutto in un attimo si è consumato il dramma che ha spezzato sul nascere il sogno di un giovane calciatore di 18 anni che ha rincorso una sfera di cuoio che, nonostante tutto, non ha saputo fargli toccare il cielo con le dita. E' la vita, è il destino che non si fa scrupoli e si nasconde dietro l'angolo con ferocia. Questa è la storia di Adrien Sandjo, il ragazzo che voleva diventare un grande calciatore.

Salvino Cavallaro