Il presidente del Torino calcio Urbano Cairo finalmente si è deciso. Apre il portafoglio, tira fuori un milione di euro per la costruzione dello stadio Filadelfia e si accolla la gestione e la manutenzione dell’impianto. Ora, con il suo apporto economico, è possibile pensare concretamente alla realizzazione di quello che è stato il “tempio” granata di tutti i tempi. La somma totale da raggiungere per l’inizio dei lavori si aggira intorno ai dieci milioni di euro. L’importo messo a disposizione dal presidente Cairo si sommerebbe ai 3,5 milioni di euro da tempo promessi dal Comune di Torino e ai 3,5 milioni che dovrebbero arrivare dalla Regione Piemonte. I due milioni rimanenti, per raggiungere quota dieci, si dovrebbero ricavare probabilmente dai tifosi stessi a inizio lavori. Questa volta, dopo tanto penare, probabilmente si dovrebbe portare a termine un’opera culturale desiderata in maniera spasmodica dai tifosi granata e non solo. Dal 2005 è la prima volta che il presidente Cairo si espone in maniera concreta davanti al sindaco Fassino e alle istituzioni di Torino. Non poteva continuare ancora a lungo quest’altalena fatta di speranza sempre priva di ogni fondatezza economica. Sogni cullati che si sono contrapposti a troppe facili illusioni di vedere rinascere quella casa granata, quel prato e quelle mura monche che sapevano ancora di Grande Torino e di una storia mille volte ripercorsa piacevolmente e mai diventata stucchevole e ripetitiva. Sempre bella come fosse la prima volta a sentirla, la storia di quelle mura che incarnavano il pallone legato a un’Italia che usciva dai disastri compiuti dalla guerra appena finita. E’ stato un macroscopico errore demolire quel “tempio” del calcio nostrano, un errore imperdonabile cui ancora oggi non si è rimediato. Ma, come dicevamo pocanzi, adesso sembrano esserci tutti i presupposti per la rinascita di una storia che non poteva certo finire con la demolizione avventata, voluta da personaggi che hanno affrontato con leggerezza e superficialità il grave problema di sradicare lo stadio Filadelfia. Adesso, c’è la speranza concreta che la casa del Toro riapra le sue porte proprio là, tra quelle case di via Filadelfia a Torino dove gli invincibili capitanati da Valentino Mazzola hanno scritto una delle pagine più belle e incancellabili del calcio italiano.

Salvino Cavallaro