“ANCORA TORO”, L’OPERA LETTERARIA DI VALERIO LIBONI


Andare e venire, partire per ritornare. La
vita di Valerio Liboni è sempre
così, irrequieta come quelli che sono alla continua ricerca di se stessi e della
propria identità. Ma lui questa identità ce l’ha già, ed è anche ben delineata,
soprattutto se pensiamo alla sua attività artistica che l’ha portato a girare
il mondo. Ma l’amore viscerale che ha per la sua Torino, elegante città sabauda,
e il suo Toro, fede calcistica che nasce fin da bambino, lo portano a tornare
spesso per riassaporarne i trascorsi che hanno dato origine alle sue radici.
Tra le tante idee che la vasta letteratura granata legata al Toro ci offre
periodicamente, c’è una novità molto interessante che ci viene proposta proprio
da Valerio Liboni, musicista, autore, compositore, ex batterista de I Nuovi
Angeli e adesso pure autore di un libro. Si tratta di un bellissimo cofanetto
di color granata che racchiude un libro, un cd con tutti gli inni del Torino
Calcio dal 1938 a oggi, e un DVD con la storia del Torino attraverso le sue
canzoni. Si intitola “Ancora Toro” – Io questa maglia sognavo da bambino – edito da Egea Music e
distribuito da Feltrinelli. Il
cofanetto avrà tutta una serie di impegni promozionali in tutta Italia. Uno dei primi appuntamenti,
infatti, partirà proprio dalla Torino di Valerio Liboni, dove alle ore 18,00 del 24 novembre
prossimo, presso la libreria Feltrinelli di Piazza CLN, lo stesso autore
presenterà la sua fatica letteraria. Si tratta di un racconto autobiografico
che si staglia tra fiaba e realtà, che rende evidente lunghi momenti di
romanticismo. Il racconto inizia in Paradiso con l’arrivo del Grande Torino,
esattamente dopo la sua tragica scomparsa il 4 maggio del 1949. Valerio Liboni
non era ancora nato, ma attraverso la sua fantasia di bambino ha saputo ricostruire
un evento tragico che è stato di portata storica. E proprio da quel Paradiso
dove generalmente finisce la vita terrena, comincia idealmente il racconto di
un Liboni che sceglie di chiamarsi proprio come l’invincibile portiere del
Grande Torino, Valerio Bacigalupo. Un sogno, quello di diventare portiere del
Toro, che nasce nella fantasia di un bambino della popolare Barriera di Milano
della città torinese, e che coltiva per tutti gli anni della sua adolescenza.
Ma chi conosce bene la storia di Valerio Liboni, sa che poi le cose nella
realtà non sono andate proprio così. Infatti, dopo quel provino come portiere
del Torino nel mitico Stadio Filadelfia, il destino dell’autore si indirizza
verso una strada artistica forse disegnata dal seme delle sue radici che
parlano di una famiglia di attori di cinema e teatro. Sua nonna, grande attrice
del cinema muto e papà che è stato l’indimenticabile spalla di Erminio Macario,
sono forse il germoglio del grande amore per la musica e la batteria di Valerio
Liboni. Così, il suo racconto intriso di ricordi ed emozioni, si staglia tra
mille aneddoti e particolari di vita che ben s’intersecano tra il suo percorso
artistico e il suo amore per quella maglia del Toro che lo induce a comporre
parecchi inni dedicati alla sua squadra del cuore. Fra cielo e terra, fra
fantasia e realtà di ciò che avrebbe potuto essere e non è stato (diventare
portiere della squadra del Torino) e ciò che invece è stato (artista e fabbricante
di musica). In questo libro ci sono i tratti legati alla fantasia dell’autore
ma anche alla sua sensibilità, alla creatività artistica, ai suoi continui
viaggi per il mondo e al suo amore per Torino. Calcio e musica, amorevoli passioni
che sono il motivo portante di un romanzo tutto da leggere, lasciandosi
attrarre dai sentimenti che inducono a intensi momenti d’emozione. E’ la storia
vera di Valerio Liboni, un artista la cui stazza fisica lascerebbe pensare alla
robustezza di una forza reale che, tuttavia, si trasforma in una classica forma romantica da sognatore che ricorda il suo passato attraverso le corde del
cuore. Noi che abbiamo letto “Io questa
maglia sognavo da Bambino”, ascoltato i tanti inni del Canta Toro e ammirato
il dvd inserito nel cofanetto “Ancora
Toro”, possiamo dire che Valerio Liboni ha saputo condurci per mano in
una storia intrisa di sentimenti e passioni capaci di farci rivisitare quel “com’eravamo” forse un po’ ingiallito
dal tempo, ma sempre attuale nella forza di entrare nell’anima.
Salvino
Cavallaro