IL CIELO DI WEMBLEY SI TINGE D`AZZURRO E L`ITALIA È SUL TETTO D`EUROPA


L'esempio di una vittoria azzurra che non può e non deve passare inosservata
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Londra, 13/07/2021 -

Sembra incredibile che in uno stadio come Wembley così pieno di tifosi inglesi che hanno urlato per tutta la gara della finale dell'europeo 2020, abbia vinto la squadra ospite: l'Italia. I motivi? penso che ce ne siano più d'uno e fanno capo nel riassumersi di due concetti ben distinti: uno di tipo emotivo con il carico di straordinari sentimenti e l'altro di tipo tecnico tattico che ritengo si sia ben amalgamato all'enfasi generale.

Dunque, provo a porre in analisi il primo punto: l'emozione

L'emozione è l'essenza del calcio, il quale ha molti punti in comune con la vita. Ma, per arrivare a ciò è necessario preparare l'ambiente giusto per scatenare tale sentimento così forte e generalizzato che ha coinvolto l'Italia e gli italiani sparsi per il mondo a manifestare il proprio incommensurabile orgoglio. E' stato come un liberarsi di tante angoscie che sono state subito messe in disparte per dare sfogo all'irrefrenabile gioia collettiva. La Nazionale Italiana ha vinto con merito, ispirando sentimenti di unione, dove il collettivo di squadra si rende essenziale per la coesione di gruppo. Ho sentito parlare spesso di spogliatoio unito, di sentimenti di amicizia vera in cui si esprime tutto ciò che si fa con leggerezza, passione e divertimento. Insomma, una famiglia creata per merito di Roberto Mancini e dal suo staff, il quale ha saputo agire prima sulla testa del gruppo, responsabilizzandoli fin dall'inizio sull'importanza di portare avanti un progetto europeo che ha avuto doppia valenza nel coinvolgere tutti gli italiani nel risollevare i propri animi tristemente immalinconiti da una pandemia che è stata vissuta come vera e propria tragedia umana. Ebbene, non nascondo che nello stesso momennto in cui Donnarumma ha parato l'ultimo rigore agli inglesi, decretando per l'Italia la vittoria del campionato europeo 2020, mi sono commosso al pensiero di Bergamo, la città italiana che più di ogni altra ha rappresentato il centro di tante vittime di Covid. E subito sono passati davanti ai miei occhi i camion militari che trasportavano i morti, senza avere avuto neppure il conforto dell'ultimo saluto dai propri cari. Ecco, non sembri strano o retorico questo mio sentimento forte e malinconico che si è sviluppato proprio nel momento dell'esaltazione, della gioia che ho condiviso con l'Italia tutta, tra sventolii di bandiere, abbracci e po, po po po, po. E chissà quanti come me hanno avuto questo pensiero grazie ai ragazzi di Mancini che sono stati fantastici nell'esempio di unione e nel far rifiorire sentimenti profondi di umanità e amicizia vera come quella tra Vialli e Mancini, il cui abbraccio forte, inondato di lacrime di gioia, è l'emblema di ciò che il gruppo unito ha saputo creare. Una bella immagine che resterà immortalata nel tempo.

La partita di pallone e l'impostazione tecnico - tattica ideata da mister Mancini.

Chi scrive di calcio sa benissimo che ogni vittoria ottenuta nel rettangolo verde non è mai data al caso, ma è frutto di allenamenti e concetti tattici curati con scrupolosa attenzione. Oltre a dire al gruppo - «Prendete il pallone e divertitevi» - Mancini ha dato prova di sapere leggere più d'una volta la partita in corsa, dando una chiara impronta di calcio moderno fatto di tecnica, di velocità e interscambi di ruoli in velocità che spesso disorientano l'avversario di turno. Il Tiki Taka adottato spesso dagli azzurri nella finale di Wembley è stata la sostanza di un calcio intelligente, capace di non farsi travolgere dalla voglia di pareggiare subito le sorti dopo avere subito un gol a freddo, ma di tenere concentrata la mente a reggere bene nei momenti difficili. E poi l'utilizzo del falso nueve, spesso messo in evidenza da Mancini nel tentativo di disorientare l'avversario che, non avendo più un riferimento preciso da marcare,si ritrova con un avversario in più a centrocampo. Ecco, ritengo che questo concetto (associato all'analisi prima citata dei sentimenti di unione) abbia fatto in modo di arrivare sul tetto d'Europa in maniera splendida di un calcio che diventa commedia, racconto, narrazione di una notte che ha fatto rinascere il nostro Paese in ciò che si era tragicamente sopito. Adesso l'Italia s'è desta, stringiamoci con forza e non disperdiamo nel nulla ciò che faticosamente è stato prodotto dai nostri azzurri.

Salvino Cavallaro