IMMOBILE? SARÀ LO SCHILLACI DELLA SITUAZIONE


Dopo la partita amichevole con il Fluminense, l`Italia trova in Immobile e Insigne due giocatori in forma
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Volta Redonda - Brasile-, 09/06/2014 -


Per il Ciro di Torre Annunziata, classe 1990, adesso comincia il bello in azzurro. Non è da oggi che sosteniamo la candidatura di Immobile, come punto fisso dell’attacco della Nazionale di Prandelli. E non è neppure da oggi che diciamo che questo giovanotto di belle speranze, capocannoniere del campionato italiano appena concluso, rappresenterà per l’Italia che sta per cominciare il cammino mondiale in Brasile, quello che è stato Salvatore Schillaci in Italia ’90. Il calcio è così, talora strano e qualche volta capriccioso. Ci sono delle annate in cui la palla non ti va dentro neanche a morire e altre che da qualsiasi parte tiri si infila in porta con notevole facilità. E’ la stranezza ma anche la bellezza del pallone, capace di meravigliarti e talora anche di capovolgere ciò che sembra già scontato. E allora, perché non sfruttare il momento positivo di questo ragazzo che, oltre ad avere il fiuto del gol da prima punta, è anche in grado di dialogare con i compagni di reparto fornendo numerosi assist. Non ha grande bagaglio tecnico, il Ciro da Torre Annunziata, sicuramente ha carattere, forza fisica, fiuto del gol, ed è capace di far salire la squadra nelle ripartenze. Detto questo, non vorremmo creare un dualismo con Mario Balotelli che prima punta non è. Diciamo più semplicemente che i due giocatori possono benissimo giocare insieme, grazie alle diverse caratteristiche tecniche. Ma, per fare questo, è necessario che Prandelli riveda l’assetto tattico che, con i due attaccanti schierati in campo, non può certamente pensare al 4-3-3 ma a quel 3-5-2 che tanti consensi ha ottenuto in Nazionale, nella Juventus, ma anche nel Torino di Giampiero Ventura che ha saputo schierare Cerci e Immobile nel classico 3-5-2. A parer nostro, questa sarebbe la strada da seguire, o perlomeno, quella che darebbe maggiori garanzie agli azzurri di Prandelli. La difesa a tre con Chiellini, Barzagli e De Rossi al centro, alle spalle di Pirlo, ci sembra una garanzia da non sottovalutare. I cinque di centrocampo con gli esterni Abate e Darmian (o De Sciglio), il centrale Pirlo affiancato da Marchisio (o Aquilani) e Candreva ci sembrano un’ottima soluzione. E poi, Immobile e Balotelli a offendere e portare su la squadra nelle ripartenze. A parer nostro, questo schieramento ci sembra più lineare, anche perché, come dicevamo pocanzi, dà modo ai due attaccanti di giocare insieme senza dualismo alcuno. Adesso la palla passa al C.T. Prandelli, a lui l’ardua sentenza. Inizia l’avventura azzurra nel calcio mondiale do Brazil. Auguri Italia, facci divertire, facci vivere notti di emozione e, soprattutto, facci sognare. Una volta tanto i tifosi di tutte le squadre italiane saranno accomunati in un unico urlo: FORZA ITALIA! L’unione è la forza, separarsi disgrega.

Salvino Cavallaro  



Salvino Cavallaro