TORINO, «CALCIO, BENE COMUNE». EUROPA 2015


Pasqua al Cit Turin,
con il Torneo Calcistico Internazionale
Risorgere dalle ceneri. Torino,
per anni capitale dello sport e principe dei campionati italiani di calcio,
improvvisamente, all’inizio del nuovo secolo, ha rallentato, anzi fermato, la
sua crescita evolutiva. Un arresto insolito per la città sabauda che, abituata
a mietere consensi e attenzioni non solo di tipo industriale ed economico, si è
trovata ad affrontare un’involuzione che la metteva ben al disotto delle sue
reali potenzialità turistiche e culturali. Poi, le Olimpiadi invernali del 2006
l’hanno resa ancor più bella e interessante, ripresentandosi al mondo con
un’immagine rinnovata di capitale dello sport, dell’arte e della cultura. Otto
anni sono trascorsi dal quel 2006 e, la capitale piemontese, ha fatto davvero
passi da gigante nonostante l’opacità di una crisi economica e finanziaria che
falcidia tutta l’Italia. Eppure, nonostante tutto ciò appaia come un
controsenso, in questi anni Torino ha migliorato ancor di più la sua immagine
di raffinata città dalle mille risorse, grazie anche al coniugarsi di mondi che
da sempre s’intrecciano per interesse sociale, sport ed eventi artistico
–culturali. E, in quest’anno 2014, crediamo che Torino abbia raggiunto l’apice
dell’attenzione mondiale, grazie anche alle società di calcio e agli Enti
locali che hanno saputo unirsi nell’interesse della città. Juventus Campione
d’Italia e poi il Torino che finalmente occupa una posizione importante in
Serie A, dopo lunghi anni trascorsi nell’anonimato. Al contempo si sono
moltiplicate le attenzioni dei rispettivi assessorati alla cultura, del Comune
di Torino, della Regione e della Provincia che, nel promuovere eventi artistici
e culturali d’indubbio interesse sociale, hanno dovuto affrontare delle
difficoltà di natura economica. Di questo, ne diamo atto pubblicamente con un
plauso. E così sull’onda della crescita culturale sabauda, anche lo sport e il
calcio dilettantistico in particolare, hanno incrementato le proprie iniziative
diventate ormai eventi internazionali, a scopo di migliorare i contatti e le
relazioni tra Torino, l’Italia e l’Europa. A questo proposito ricordiamo che
Torino sarà la capitale Europea dello Sport 2015, un evento importante cui si
collegano innumerevoli iniziative sportive e culturali della città della Mole
Antonelliana. Tra queste c’è il Torneo Calcistico Internazionale “Torino, Calcio Bene Comune” Europa 2015 organizzato da una tra le più importanti società di
calcio dilettantistiche di Torino. L’Associazione
Sportiva Dilettantistica Cit Turin LDE, infatti, in occasione delle
iniziative sportive che accompagnano e sostengono il cammino intrapreso dalla
Pubblica Amministrazione Torinese verso il 2015, organizza presso il proprio
impianto sportivo di Corso Ferrucci in Torino, una Rassegna di Calcio
Internazionale Giovanile intitolata, appunto, “Torino, Calcio Bene Comune”
Europa 2015. L’evento che si svolgerà
dal 18 al 21 Aprile prossimo, sarà riservato alle categorie Piccoli Amici
2006-2007, Pulcini Primo Anno 2005, Pulcini Secondo Anno 2004, Pulcini Terzo
Anno 2003, Esordienti 2001 – 2002, Giovanissimi 1999 – 2000 e Allievi 1997 – 1998. Una grande festa dello sport che
vuole anche essere un momento d’incontro e confronto culturale tra giovani atleti
e ragazzi provenienti da altre località italiane ed europee. Basti pensare che
gli inviti della società torinese Cit
Turin sono stati inoltrati a società di calcio della Svizzera, del Galles, della Francia, della Germania e poi anche in Sicilia, (Milazzo (Me) è tra le società invitate)
in Puglia e in Sardegna. Una cornice d’incontri assolutamente interessanti
che sviluppano il processo di crescita dei ragazzi, mentre migliorano i
rapporti e le relazioni fra popoli di diversa cultura e scuole di tipo calcistico –
sociali. Siamo davvero orgogliosi di tanta splendida organizzazione da parte della
Società di Calcio Cit Turin, da tutti i
suoi membri dirigenziali, di volontariato e, soprattutto, del suo Presidente
Angelo Frau, capace di dare un esempio di crescita concreta, competenza di
settore e organizzazione, nel mondo riservato al calcio e all’educazione dei
giovani dilettanti del pallone. Già, il pallone, ancora una volta ci fa pensare
alla metafora legata alla vita, dove non c’è solo la facciata negativa di una
medaglia che spesso avvilisce per cattivi esempi e comportamenti da condannare,
ma ci sono anche le passioni, gli incontri, le relazioni, la crescita sociale e
le emozioni che restano pur sempre il significato profondo della vita. Quattro
giorni di grande festa, di scambi culturali, di auguri pasquali attorno ad un
campo di calcio, dove il pallone resta pur sempre l’attrazione primaria non
solo dei bambini ma anche degli adulti.
Salvino Cavallaro