E’ IN ARRIVO LA FIRMA DI MIHAJLOVIC AL TORINO


L`allenatore serbo è già a Torino per visitare il campo d`allenamento della Sisport.
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Torino, 19/05/2016 -


C’è chi è contento e chi invece sostiene che il nuovo allenatore del Torino Sinisa Mihajlovic non sia adatto ai granata. Sono storie che nel calcio si ripetono a vista d’occhio, che troppe volte non trovano fondamento e che, comunque, vengono smentite in base ai risultati ottenuti. Se solo ricordiamo la quasi sommossa di qualche anno fa da parte dei tifosi della Juve che non volevano Allegri, è tutto detto. Ma quella fu un’altra storia. I tifosi granata, dopo il quinquennio di Ventura che sarà il prossimo Commissario Tecnico della Nazionale, con l’avvento di Mihajlovic si dividono tra pro e contro, simpatizzanti e non. Ma sono solo sensazioni, pensieri dettati più dalla speranza di un futuro migliore, che da reali diffidenze verso un allenatore che, in fondo, nonostante essere stato esonerato da Berlusconi, possiamo dire che ha cercato di portare il Milan a una sua identità di gioco. Il suo schema tattico prediletto è il 4-3-3, ma sa già che al Torino troverà giocatori con caratteristiche tecniche diverse. Questo ci lascia pensare a una sorta di rivoluzione granata, un mercato che prevede la cessione di molti giocatori e la conferma dei giovani Benassi, Belotti, Baselli, Zappacosta, con il rebus riscatto per Ciro Immobile e l’incertezza di un centrocampo ormai stantio, formato da Vives, Gazzi, Acquah. Ci sarà sicuramente uno svecchiamento, ma deve essere programmato con il nuovo allenatore che ci sembra aperto a un progetto fondato sui giovani, al contrario di quanto Ventura ha dimostrato in questi anni. D’altra parte il tecnico serbo ha avuto il coraggio di lanciare nel Milan un certo Donnarumma, un portiere di sedici anni che è entrato di diritto a far parte dei titolari rossoneri. Per questo diciamo che al Torino dovrebbe finalmente registrarsi un’aria nuova nella valorizzazione dei giovani giocatori della squadra Primavera, che potranno essere inseriti con raziocinio tra i titolari della Prima Squadra. Per il resto, il presidente Cairo è chiamato a mettere mano al suo portafoglio, continuando quel processo di investimento alla ricerca delle plusvalenze, che timidamente era già cominciato l’anno scorso con gli acquisti di Baselli, Zappacosta e Belotti. Dunque, a breve la parola passerà a Cairo, Mihajlovic e Petrachi, i quali a bocce ferme dovranno programmare il nuovo Torino sul quale i tifosi granata ripongono grande fiducia. Con Mihajlovic si può, pensando anche al suo carattere sanguigno che ha veramente molto di Toro.

Salvino Cavallaro       



Salvino Cavallaro