FRANCESCO TOTTI, “MI DIMETTO PERCHÉ SONO STATO TENUTO FUORI DA TUTTO”


L`amaro sfogo dell`ex capitano della Roma, che consegna le sue dimissioni.
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Roma, 17/06/2019 -


Essere ingombranti. E’ il destino dei calciatori importanti che poi, a fine carriera, si preferisce mandarli via perché fanno ombra ai vertici della società. Storie che si ripetono nel calcio di oggi, sempre più soggetto a rispettare gerarchie e ruoli importanti. Del Piero come Totti. Due capitani che hanno fatto la storia delle loro rispettive società, sono apparsi subito ingombranti per il loro successo mediatico a discapito dello stato maggiore societario. E così pure Totti ha dato l’addio alla sua Roma in una lunga conferenza stampa organizzata al Salone d’onore del Coni, tra emozione e tanta sicurezza di non avere più alcun ripensamento. “Mi dimetto non per colpa mia, ma perché sono stato tenuto fuori da tutto”. Così Francesco Totti si presenta ad una platea gremita di colleghi giornalisti i quali il più delle volte restano disarmati dalla chiarezza e dalla trasparenza dell’ex direttore tecnico della Roma. “Non è stata una decisione facile, ma non potevo più restare con una dirigenza che non mi ha mai fatto sentire parte in causa” dice Totti, che aggiunge di avere contattato soltanto Conte come allenatore della Roma, perché ritenuto adatto al progetto di ricostruzione, ma la cosa non è andata a buon fine per diversi motivi. “Per il resto ho sentito parlare di altri allenatori che avrei contattato per sedere sulla panchina della Roma. Non è vero niente, sono tutte storie inventate”. E la sua tanta voglia di sincerità lo porta a raccontare ciò che gli esce da dentro il cuore: “Non ho mai avuto la possibilità di lavorare nell’area tecnica della Roma. Non avevo mai chiesto soldi, ma penso di avere le competenze per fare il direttore tecnico. Invece hanno fatto l’allenatore e il D.S. senza neppure chiamarmi. Mi hanno invitato a Londra due giorni prima, quando avevano deciso tutto, senza chiedermi se mi andavano bene o meno. Il pensiero fisso di alcune persone fin dall’inizio era fare fuori i romani dalla Roma. Adesso hanno ottenuto quello che volevano. Baldini? Mai avuto un rapporto con lui e mai ci sarà: si doveva scegliere e mi sono fatto da parte io.” Amare le parole di Totti che dice pure che a Trigoria qualcuno “l’ha pugnalato”. Insomma uno sfogo a tutto campo contro chi non lo ha mai preso in considerazione per la posizione che occupava nella dirigenza della Roma. Intanto i tifosi giallorossi sono già in fermento, perché perdere in una volta sola due bandiere come Francesco Totti e Daniele De Rossi non è cosa da poco. Adesso si attende la risposta di Pallotta, Baldini e dei vertici della società. L’affare si complica e la gestione della comunicazione continua ad essere davvero carente. Ma lui, Francesco Totti, eterno capitano della Roma apre la porta ad un eventuale ritorno soltanto se un giorno cambierà la proprietà. Per adesso promette di andare a vedere qualche volta la sua Roma in curva, magari assieme a De Rossi. Tra la sua gente, il suo popolo che lo ha idolatrato, coccolato come uno di loro. Ma la Roma no!

Salvino Cavallaro                   

Salvino Cavallaro