IL RITORNO ALLA VITA DI SCHUMACHER


Una lieta notizia sul campione di Formula 1, che dopo 155 giorni esce dal coma.
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Losanna, 17/06/2014 -


In questi giorni in cui l’interesse per il pallone travolge e stravolge ogni cosa e tutto sembra essere ridotto al minimalismo più infimo, persino le tasse da pagare e il rapporto coi Caf e l’Agenzia delle Entrate sembrano poca cosa. Ma c’è qualcosa che non può distoglierci dall’importanza di chi è stato in coma per 155 giorni e adesso ritorna alla vita. Michael Schumacher ha lasciato l’ospedale di Grenoble per essere trasferito a Losanna, presso il centro universitario di Vaud, per la riabilitazione. Una riabilitazione che, per volere della famiglia, sarà tenuta lontana dai riflettori e da curiosi di ogni genere. Adesso Michael riesce a comunicare con sua moglie Corinne e i suoi figli. Sono notizie incoraggianti che danno speranza, perché è la vita che rinasce per la seconda volta e perché lo scampato pericolo della morte fa passare in secondo ordine qualsiasi altra cosa. E’ un pensiero che ci deve far felici più di un gol o di una vittoria ai mondiali di calcio. Non sembri banale la riflessione, ma troppo spesso davvero, quando siamo presi da mille cose fatue, ci dimentichiamo di ciò che è il vero significato della vita. Lo scampato pericolo di morte di Schumacher è un fatto che ci rallegra, né più e né meno di qualsiasi altra persona al mondo. La vita che sconfigge la morte, la vita che fa gol e vince il campionato più bello, quello di ritornare a vivere le emozioni, ad apprezzare le bellezze della natura e saper discernere tra le mille cose futili di tutti i giorni e quelle essenziali. Probabilmente, questi sono i pensieri di Schumacher, queste le riflessioni che si accompagnano visibilmente alla presa di coscienza di essere ritornato alla vita proprio lì, davanti ai suoi affetti più cari. Un sonno lungo che lo aveva reso inerme, proprio lui che ha vinto, ha lottato ed ha assaporato il gusto di sentirsi campione in un sport che può riservare mille pericoli. Oggi, risvegliandosi dal coma, Michael Schumacher ha capito che in fondo, quello che sembrava essere di primaria importanza è niente al confronto del valore della vita che rinasce. E intanto il mondo continua il suo percorso di storia, tra frammenti di cose belle e brutture che mettono da sempre al centro l’uomo. Continueremo ad emozionarci per un gol fatto e ci arrabbieremo sicuramente per un pallone che non va dentro la rete dell’avversario. E’ la bellezza dello sport composto da mille sfaccettature, ma che in fondo riesce anche a distrarci da pensieri tristi. Importante è non perdere di vista, non dimenticare certe cose importanti che sono il sale e lo zucchero della vita stessa. Auguri Schumi! Noi, tra il tifo per l’Italia del pallone mondiale, un gol di Balotelli e il sogno da realizzare, sicuramente non ti dimentichiamo, anzi ti siamo sempre accanto con il pensiero e scriveremo ogni tuo significativo progredire verso il definitivo ritorno alla vita di sempre.

Salvino Cavallaro     

Salvino Cavallaro