INTER: TRA MERCATO E CRISI DA ANTI-JUVE


Solo due vittorie nelle ultime otto partite
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08/01/2013 -

Ormai è crisi, inevitabile: l'Inter di Stramaccioni sta conoscendo il periodo più brutto della stagione e sembra esser entrata in un tunnel dove non riesce proprio ad uscire. Addirittura i numeri dicono che la squadra sta andando anche peggio rispetto alla scorsa stagione: stessi punti ma molti più gol subiti rispetto alle gestioni Gasp-Ranieri. I problemi sono tanti: infortuni, assetto difensivo simile ad un colabrodo, poca brillantezza degli attaccanti, calciomercato scadente e, inevitabilmente, Wesley Sneijder. Wes è un problema grossissimo: l'olandese è da sempre uno dei giocatori di maggiore carisma all'interno dello spogliatoio e di conseguenza la sua situazione incide abbastanza anche all'interno del gruppo. Senza considerare poi, la cosa più importante: la sua classe. All'Inter manca le giocate del suo numero 10, le sue invenzioni e l'intesa con gente come Cassano (che praticamente predica nel deserto) e Milito (che non vede la porta ultimamente manco col binocolo). Nelle ultime ore è trapelato un accordo già raggiunto tra Moratti e il presidente del Galatasaray per la cessione di Sneijder: bufala di mercato o no, vedere un giocatore come lui in un desolante campionato turco sarebbe abbastanza triste.

Ma Wes, dicevamo, non è l'unico problema di questa squadra: dopo il match dello Juventus Stadium e le convinzioni di poter essere l'anti-Juve gli uomini di Stramaccioni in otto partite hanno ottenuto otto punti (figli di due vittorie e due pari), collezionando ben 4 sconfitte in trasferta, proprio dove si esprimevano meglio prima del match di Torino. Le assenze pesano: prima la squalifica di Cassano, poi quella di Guarin e infine quella di Ranocchia sono state delle brutte mazzate, ma chi ha sempre giocato ultimamente sembra meno lucido. Il 3-4-1-2 adesso sembra non funzionare: su Silvestre non si può fare affidamento, su Jonathan meno che mai, Pereira si è rivelato sostanzialmente un mezzo bidone, Juan Jesus ultimamente sembra meno affidabile, l'età avanza sia per Cambiasso che per Zanetti, Milito non segna e domenica Palacio, al suo posto, è parso imballato, lento e a dir poco indeciso anche nelle cose più elementari. 

Che fare? sicuramente bisogna agire sul mercato. Stramaccioni si è detto felice di come sta agendo la società per l'anno prossimo e per i giocatori che sta monitorando, ma forse sarebbe meglio pensare al presente. L'acquisto (diciamo alquanto bizarro) di Rocchi, come vice-Milito, non può chiudere questa campagna acquisti: serve un difensore, un centrocampista e un esterno. Andreolli sarebbe un cavallo di ritorno: conosce l'ambiente e ha la giusta esperienza per consacrarsi in nerazzurro; ovviamente però bisogna accellerare i tempi visto che va in scadenza a Giugno e c'è su di lui mezza Serie A. Schelotto l'anno scorso ha dimostrato di essere un gran bell'esterno, di corsa e potenza: quest'anno non ha fatto vedere un granchè, ma peggio di Jonthan senza dubbio non può fare... A centrocampo piace Lodi: grande tecnica, personalità, punizioni al bacio e con l'età giusta per approdare in una grande squadra. Per Giugno si parla di Dzeko: con quali soldi?

Dal Paradiso all'Inferno: da Torino a Udine. Testa, gambe e cuore: possono bastare per risalire.

 

Luca Bonaccorso