STADIO FILADELFIA, IL TEMPIO SI CONCRETIZZA NELLA REALTÀ.


L`emozione della rinascita
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17/01/2017 -


Lo Stadio Filadelfia sarà inaugurato il prossimo 25 maggio. La notizia è stata ufficializzata oggi, in un comunicato stampa del CDA della Fondazione Filadelfia. Rinasce di fatto la casa granata e lo Stadio che sarà il centro del Torino F.C. che ospiterà gli allenamenti della Prima Squadra e le partite della Squadra Primavera. A questo proposito e per organizzare meglio l’inserimento di attività all’interno dello Stadio Filadelfia, ci sarà un incontro per avviare le trattative tra Fondazione e il Torino F.C. e definire tutti gli aspetti concernenti la gestione. Il giorno dell’inaugurazione sul piazzale della Memoria, verrà posta una targa in memoria di Don Aldo Rabino, storica figura spirituale del Torino, già presidente onorario della Fondazione. Dunque, dopo 19 mesi dall’inizio dei lavori (17 ottobre 2015) si materializza quello che fu il campo di calcio dove il Grande Torino costruì la sua immensa storia fatta di vittorie sportive, le quali si sono intrecciate a momenti di vita che sono l’emblema di una letteratura granata considerata cultura non solo sportiva. E’ l’emozione di chi non ci credeva più, che aveva perso ogni speranza crollata assieme alle macerie portate via quel maledetto giorno in cui si decise la malaugurata distruzione. Mura che parlavano e trasudavano di ricordi, di sorrisi e lacrime, di braccia alzate al cielo e di suono di tromba che si accompagnava a quel tirar su le maniche del capitano Valentino Mazzola. Una storia che non ha più bisogno di essere rievocata e autocelebrata, perché è insita nella gente granata, nel quadrilatero che circonda lo stadio di Via Filadelfia, dove persino i palazzi che ci stanno intorno, parlano di un pallone granata che è stato qualcosa di più di una squadra invincibile. E’ l’umano che è legato al calcio, è la tragedia, il destino che ha spezzato quello che sarebbe stato e che nessuno mai potrà sapere. Ma oggi, con questa giusta rinascita, si vuole dire che i ricordi non solo sono sempre vividi, ma c’è anche una fattiva continuità che sarà tramandata a quelle generazioni che non hanno potuto percepire certe grandi emozioni che affiorano sulla pelle e salgono su con i battiti del cuore. Sì, perché entrando lì dentro, siamo sicuri che anche per i giovani di oggi ci sarà la magia di un qualcosa che si sente, ma che è impossibile spiegare.

Salvino Cavallaro    

Salvino Cavallaro