CENTO ANNI E NON SENTIRLI: STORIA DI UNA CAPOVOLTA IN ARIA.


Tra le tante tecniche calcistiche, ce n`è una che infiamma i cuori dei tifosi più di tutte. La rovesciata, fenomeno da 100 anni.
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21/02/2014 -

Ha da poco compiuto cento anni, ma tutti la amano senza se e senza ma. Perché se il calcio è la tua passione, lei sicuramente è nel tuo cuore. No, non stiamo parlando della velina amante del calciatore o di qualche tifosa amante dello spogliarello, ma di Lei, l'unica, l'inimitabile. La rovesciata.


Se la cerchi su Google, ti escono la bellezza di un milione e trecentottanta mila risultati, di cui quattrocentoventicinque mila sono video. Le più spettacolari, le più incredibili e quelle che mai avevi visto prima d'ora: la rovesciata è così, ti sorprende sempre ogni volta che la vedi. 
Che sia Rooney nel derby tra Manchester United e City, o quel "matto" di Ibrahimovic che tenta  (e ci riesce) l'impresa da fuori area, il mitico gesto rimane indelebile negli occhi di chi la guarda, come un dipinto settecentesco meraviglios. Anzi, meglio.

Spesso si dice che il calcio è un'arte, a volte si esagera in effetti, ma quando l'attaccante vede la palla arrivargli al volo e all'improvviso si butta all'indietro, sfidando le leggi della fisica, e tira...beh, se quella non è magia non so cosa sia. 

In tanti rivendicano la paternalità del gesto. In Italia, sicuramente, è legato a Carlo Parola, centrocampista della Juventus che finì immortalato sugli album Panini e ancora oggi è celebre nei cuori di tutti gli appassionati, grandi e piccini. In Cile, invece, sono tutti d'accordo che il capostipite è stato Ramon Unzaga, mentre i brasiliani difendono a spada tratta Leonidas da Siva.

Storie di sport, che hanno tutti un unico nome. Passione. E quella vive più di cento anni.



Timothy Dissegna