L`EPIFANIA CALCISTICA IN UN PLAY-OFF DI COPPA. PENSIERI E SENTIMENTI ALL`OMBRA DI UNA NUOVA STAGIONE


La sottilissima relazione tra l`estate delle congetture e l`inverno delle realtà: i molteplici significati di novanta minuti per un posto nel firmamento.
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22/08/2012 -

Ed eccoci qui: Sporting Braga-Udinese. Il calcio delle stelle, il calcio di Champions League che fa capolino sui giornali al termine dell`estate. Il playoff di Coppa che il Ferragosto si porta via, parafrasando il detto popolare che richiama i due aspetti opposti di una festività come l`Epifania, che segna anche il ritorno alla vita normale. Alla routine. Per certi aspetti Braga-Udinese è un`Epifania calcistica. Dopo le alterne emozioni dei tre mesi di trattative e pallone estivo, in cui ogni tifoso si è lasciato prendere dalla sbornia di un colpaccio di mercato sognando grandi orizzonti  Chissà se gli juventini aspettano ancora il Top Player  o dallo sconforto per il campione che va via  Anche se nel caso del Milan sarebbe meglio parlare al plurale -, dopo giornali sfogliati sotto l`ombrellone nella canicola agostana o in montagna, si ritorna alla normalitàdi una nuova stagione.

In fondo, quando il campionato è ancora lungo e sai che mancano ancora tre mesi a Natale, in una fresca sera di settembre ti emozioni di fronte ad una giocata di Kozak od Osvaldo, pensando che ad agosto provavi la stessa sensazione leggendo di clamorose indiscrezioni negli ambienti di calciomercato. A gennaio, quando comincia il girone di ritorno, ti stupisci vedendo che, l`allenatore bollitoche a giugno ritenevi non sarebbe arrivato a mangiare il panettone, invece sta ancora saldo sulla panchina. Ad aprile, quando la corsa scudetto è ormai bollente, ripensi alle chiacchiere da bar fatte di pronostici e ipotetiche formazioni nel pieno di luglio. Perché in fondo è così anche nella vita, tutto legato da un`equilibratissima relatività. Nella normalità si gioisce per le piccole, effimere cose. Effimere come un calcio di punizione stampato sulla traversa. Piccole come un filtrante in contropiede. E poi un altro campionato finirà, con i suoi verdetti, vincitori e vinti, nello scorrere veloce del tempo.

Ma per adesso siamo ancora qui, aspettando la gara di domani, che si profila come una vera e propria rivincita per i friulani di Rambo Di Natale e del Sergente Guidolin, uno che la Champions la sfiorò soltanto l`anno scorso, affondando lentamente contro un Arsenal sornione che guadagnò l`accesso alla fase a gironi. Ma soprattutto questa può essere davvero la stagione della conferma per l`Udin, come la chiamano dalle parti nell`estremo nord-est: già qualche settimana fa avevamo parlato della roulette russa di mercato. Ebbene, se la strategia di valorizzazione attuata dall`asse Pozzo-Larini avrà successo anche quest`anno, giungeremo al fatidico terzo indizio, dopo il quarto posto di due anni fa e il terzo della stagione appena conclusa. E se è vero che tre indizi fanno una prova, allora sarà una grande vittoria morale, perché costituirà la dimostrazione definitiva ai grandi e spendaccioni club che i soldi non sono l`unica via per costruire una squadra vincente; anzi le grandi cifre sono addirittura superflue se si considera che l`Udinese nell`arco di tre anni ha chiuso il mercato con il segno più nel bilancio, generando un attivo di 77,8 milioni, che è poco più di quanto il Milan abbia speso nello stesso tempo. Elementare, Watson, avrebbe esclamato a questo punto Sherlock Holmes, se fosse stato amante del calcio.

Braga-Udinese comincia così, tra vacanzieri tifosi, perlopiù al ritorno dalle ferie, occupati a sintonizzare le radioline e calde aspettative per la stagione che verrà. Come tutte le estati, in un rituale arcano di emozioni e di cuori che cominciano a battere ad un frenetico ritmo appena prende palla Di Natale,Milito, magari Vucinic o Pato , che si accompagna al danzare dell`attaccante sul lato corto dell`area di rigore mentre cerca di dribblare il difensore, come uno stregone africano batte sui tamburi in un rito di iniziazione. Questa gara lo è: ci dà l`occasione di bagnarci un po` preparandoci alla full-immersion nel calcio giocato, quello in cui tutto ciò che è stato seminato durante l`estate - dalla campagna acquisti alle chiacchiere da bar - in quello speciale campo verde in cui invece di ortaggi crescono sogni, viene raccolto. Non sappiamo cosa ci riserverà il destino. Un miracolo in provincia. Il flop di una big. Una magnifica-terribile goleada, dipende dai punti di vista. Ma comunque andrà, a maggio ci accompagnerà nuovamente quella sensazione di appagamento, mentre il sole timidamente comincerà di nuovo a scaldare la primavera e a far sbocciare i fiori. Pronti per un`altra estate?

Samuel Boscarello