73 ANNI, AUGURI GGIGGI RRIVVA


C’è chi s’intristisce e c’è
pure chi capisce che il tempo che passa non cancella i ricordi, anzi li rende
ancor più dolci. Ma quando tu sei grande, quando hai inciso profondamente per
tutto ciò che hai fatto nella vita, allora il tempo farà sì che il tuo ricordo
resti sempre vivido. Gigi Riva, rombo di tuono, compie 73 anni. E’ infatti nato
il 7 novembre del 1944 a Leggiuno, ma ha vissuto da sardo, così come un
purosangue nato e vissuto in quella meravigliosa Sardegna che lo ha reso
popolare e che lui ha ripagato, contribuendo con le sue reti alla conquista del
primo e unico scudetto del Cagliari. Da queste parti la gloria del pallone non
è proprio continua, usuale, ma il popolo sardo è rimasto ancorato a lui, a quel
Gigi Riva che è stato la storia del Cagliari ma anche della Nazionale Italiana,
per la quale resta ancora capocannoniere con 35 reti. Ci verrebbe da dire: “Gloria a te, GGIGGI RIVVA – Chent’annos
ancora” (cent’anni ancora), così come glielo direbbe qualsiasi sardo di
ogni età e appartenente a ogni generazione che fa tramandare il suo nome da
padre in figlio. Già, cento anni ancora. E’ l’augurio più beneaugurante che
siamo soliti fare a tutte le persone che vogliamo bene e i sardi amano davvero
questo grande campione senza tempo che li ha rappresentati in tutto il mondo.
E’ l’eterna storia dei campioni di calcio legati alla terra in cui si è vinto
poco, ma proprio per questo motivo si è legati indissolubilmente ad un ricordo
che fa parte della vita di quei luoghi, dalla cultura, dalle radici, dalla sua
storia stessa. Rombo di tuono è il nome che Gianni Brera ha coniato per Gigi
Riva, per la sua forza fisica e la potenza di tiro che rappresentava il vero
problema di molti portieri di quel tempo. La sua carriera è stata costellata da
numerosi infortuni, ma lui è andato avanti con la caparbietà e l’orgoglio che
ha attinto dal popolo sardo, da una terra unica, generosa e ospitale. Ed è per
questo che il vero e unico numero 11 del Cagliari, non ha voluto più
allontanarsi dalla Sardegna, dalla sua isola cui si è legato in maniera
indissolubile. Parli di Cagliari e della Sardegna, e subito pensi a Gigi Riva,
alla sua maglia rossoblu, ai suoi gol e alle braccia alzate al cielo in segno
di gloria. Un binomio perfetto che non viene scalfito mai da nulla. E’ la
leggenda che fa grande gli uomini legati a un periodo storico in cui si è
vissuto intensamente il calcio umanizzato, il pallone sentimentale che era
ancora considerato patto d’onore, aggregazione sociale e momenti di incontro. La
Juventus fece di tutto per portarlo a Torino e fargli vestire la maglia
bianconera, ma egli rifiutò l’allettante offerta economica perché non poteva
togliere le uniche gioie di quel popolo sardo, perché disse: “accettare sarebbe stata una vigliaccata”.
E lui, GGIGGI RRIVVA che è mito, è stato
l’emblema di quel calcio che ha descritto la vita e gli uomini veri di quegli
anni. 73 anni, auguri e chent’annos ancora a te, ROMBO di TUONO.
Salvino
Cavallaro