CONTE, «VOGLIO UNA NAZIONALE ORGOGLIOSA, UMILE E CATTIVA»


Si presenta così Antonio Conte
in sede di prima conferenza stampa da C.T. dell’Italia. Come al solito le sue
idee sono chiare, motivate dal desiderio di ricominciare proprio da dove ha
terminato. Esattamente dalla sua Juventus, ripensando allo spirito con cui
cominciò tre anni fa quando fu chiamato ad allenare la Vecchia Signora d’Italia
uscita con le ossa rotte in quell’anno in cui sulla panchina sedeva Del Neri. “Voi siete la Juventus” disse ai suoi
giocatori prima di cominciare il primo allenamento, ”siete arrivati settimi in classifica e quindi avete fatto schifo”.
E chissà se ha usato le stesse parole con i superstiti dell’orrendo campionato
mondiale in Brasile. Questo non lo sappiamo, ciò che invece rileviamo è la
coincidenza di situazioni in cui Conte è chiamato in causa per “salvare” il
salvabile e ricominciare a costruire ciò che il suo predecessore non ha saputo
fare. Stesse situazioni, stessa grinta, stessa determinazione, stesse
motivazioni nel creare un gruppo e sensibilizzarlo a onorare la maglia che
indossano. “Sono ripartito con
grandissimo entusiasmo, passione e forza
e voglio trasmetterlo ai miei giocatori” dice Conte. E ancora: “Io non regalo niente a nessuno, anche
perché da giocatore non mi è stato regalato nulla. Mi sono guadagnato tutto
attraverso il lavoro e la fatica, senza
facili aiuti. Oggi che sono diventato un allenatore di calcio, voglio
trasmettere ai miei ragazzi ciò che è stato ed è il mio credo calcistico, che
si chiama innanzitutto, lavoro,
serietà, professionalità ed essere per prima di ogni cosa uomini, e poi
calciatori”. E intanto, per cominciare, alla lista dei suoi convocati manca
proprio il nome di Balotelli. Francamente, conoscendo Antonio Conte che non è
per nulla amante di persone che fanno della spocchia la loro prerogativa, alla
vigilia delle sue convocazioni non abbiamo fatto fatica a pensare che non
l’avrebbe convocato per uno e più motivi. Tra i nomi nuovi spicca quello di
Zaza e poi c’è il ritorno di Quagliarella, Giovinco, Mattia Destro e Daniel
Osvaldo (che però ha un problema agli adduttori). E intanto Conte continua il
suo discorso ai media. “ E’ un momento difficile per il nostro Paese e uno dei
miei obiettivi primari sarà quello di riconquistare l’interesse dei tifosi
della Nazionale. Mi piacerebbe vedere la risposta già dalla partita amichevole
di Bari. Sì, proprio perché c’è crisi, i giocatori devono avvertire il forte
senso di orgoglio e responsabilità”. Altro che disquisire su tattiche e
situazioni tecniche che passano in secondo ordine, il Conte pensiero si allarga
su motivazioni che toccano l’anima, il cervello e l’orgoglio del suo gruppo.
Questo è un “film” che abbiamo già visto a suo tempo e, se i risultati saranno
gli stessi……!
Salvino
Cavallaro