ADDIO A FRANCO COSTA, GIORNALISTA SPORTIVO


Non sapevo che fosse ammalato da qualche anno,
ed ho appreso soltanto da poco che è mancato domenica scorsa. Già, proprio in
una domenica di gennaio in cui il sole non riesce neanche a scaldarti, al
contrario di quelle tante altre domeniche pomeriggio di tanta adrenalina, in
cui il calcio si giocava sempre alla stessa ora e riempiva gli stadi di tifosi
e di tanti addetti ai lavori. Il giornalista sportivo Franco Costa aveva 77 anni. Nel 1980 era stato assunto dalla Rai,
dove ha lavorato per oltre trent’anni collaborando anche con i maggiori
giornali sportivi italiani, dalla Gazzetta
dello Sport a Tuttosport, dal Corriere della Sera a Stampa Sera. Il suo volto è molto
conosciuto per avere raccontato negli anni tanta Juventus e tanto Torino, tra carta
stampata e immagini televisive in onda su 90° minuto, storica trasmissione Rai
della domenica pomeriggio. Un professionista serio, discreto, sempre attento a
non andare mai sopra le righe. Le sue interviste avevano il sapore delicato del
rispetto verso il suo interlocutore. Confessioni che andavano oltre il racconto
minimalista delle imprese sportive, ma capaci di mettere sempre al centro l’uomo
prima ancora del campione. Forse è proprio questo che mi ha sempre conquistato
di Franco Costa, quel suo essere
giornalista attento a non fare domande che potessero creare banali ed
evanescenti curiosità, tali da non lasciarti nulla dentro l’anima. Scoprire il
personaggio nella sua interiorità, era nelle corde dell’essere di Franco Costa.
Una peculiarità riservata a pochi giornalisti, cui arde sempre vivo il sacro
fuoco di una professione senza tempo, se
vissuta in maniera consona all’etica e alla deontologia. Era il suo modo
eccellente di fare interviste che potessero farti riflettere attraverso il
racconto di storie vissute, in cui ciascun lettore avrebbe anche potuto immedesimarsi.
Negli anni ha svelato tante curiosità e retroscena di casa Juventus e Torino.
Tra le sue interviste più importanti c’è quella fatta all’Avv. Gianni Agnelli,
ma anche a campioni di calcio come Michel Platini, Zoff e Boniek. Franco Costa
è stato anche autore di diversi libri come “L’Avvocato
e la Signora” e “Juve ti amo”, che
richiamano la memoria dei tanti anni vissuti da giornalista al seguito della
Juventus. Con la sua morte, tutti noi giornalisti perdiamo un caro amico e un esempio
di grande professionalità. Ma la strada che ha saputo tracciare in tanti anni
di onorata carriera non sarà dispersa nel nulla, anzi, sono sicuro che i più
giovani di noi sapranno cogliere la preziosa eredità.
Salvino
Cavallaro