LA FIGC DEVE RIPARTIRE CON UOMINI GIUSTI E IDEE CHIARE


L’errore fatto su Balotelli è che avremmo voluto da lui
quello che non ci potrà mai dare. Ci siamo incaponiti a dismisura, illudendoci
che lui potesse essere alla pari delle migliori stelle internazionali del
pallone, ma così non è. Ora che i giochi sono fatti e dopo tutto quello che è
successo a livello mediatico, a mente serena possiamo dire che la colpa è stata
di chi ha insistito su di lui come cardine del nostro gioco, come focus da
creare a immagine dell’Italia calcistica. Un errore imperdonabile da parte
della Federazione, che non solo non è stata in grado di gestire il ragazzo ma
non ha dato neppure segnali di capacità organizzativa. Così si è visto uno
spogliatoio spaccato che non poteva essere altro che il frutto di ciò che si è
visto. Adesso, dopo le dimissioni di Abete e Prandelli si cerca di correre ai
ripari. Bisogna ripartire in fretta dal governo dello sport e dalla sua
politica, con una figura capace di conoscere le esigenze sportive. Un profilo
che debba assolutamente arrivare dal campo. Più che il Tavecchio della situazione, persona di 71 anni che rientra sempre
nei canoni di un passato che mal si addice ai progetti futuri, vedremmo bene Arrigo Sacchi, profondo conoscitore di
uomini e cose calcistiche vissute dal campo. Ci sembra davvero la persona più
giusta da collocare a capo della Federazione Italiana Giuoco Calcio, anche per
una forma coraggiosa di decisionismo che, se pur condotta in maniera
democratica con il Consiglio Direttivo, debba i qualche modo proporre con idee
chiare la linea da seguire. C’è bisogno di sicurezza e di un Potere che conosca
bene il Settore Calcio, la sua azienda e il progetto di investire e puntare sui
nostri giovani calciatori. Pensiamo davvero che sia necessario ripartire da un
personaggio come Sacchi, anche in
considerazione della scelta del nuovo C.T. della Nazionale. Tanti sono i nomi
in auge in questi giorni per il posto vacante lasciato da Prandelli. Si parla di Allegri
e Mancini, Spalletti e Guidolin. Da
un sondaggio in corso, sembra che Mancini
goda del 51,5% dei consensi, Spalletti del 22,2%, Guidolin 20,1% e Allegri il
4,2%. Queste, naturalmente, sono le tendenze dettate dalla fantasia
dell’opinione pubblica. Poi, tra il dire e il fare, come al solito ci sono di
mezzo tante cose. Non ultimi, gli appoggi che verranno dal nuovo Presidente
Federale e dal Consiglio. Per questo, a capo del Governo del Calcio Italiano, vorremmo
ci fosse una figura come Sacchi,
perché saprebbe sicuramente vedere in prospettiva ciò che altri vedrebbero con
miopia. Staremo a vedere cosa accadrà. Una cosa è certa, la FIGC non può attendere molto tempo,
anche perché incombono gli impegni internazionali in preparazione delle
qualificazioni agli Europei del 2016. L’augurio è di rinascere in maniera
giusta, garantendo all’Italia del pallone di non cadere più in figuracce come
quelle che abbiamo appena vissuto in Brasile.
Salvino
Cavallaro