Il 25° turno è stato e sarà, per certi versi, il più discusso sino al termine della stagione. Milan e Juventus sono ormai ai ferri corti, ma almeno tra i tifosi sembra essere tornata quella, si spera, sana rivalità che tra milanisti e juventini mancava ormai da troppo tempo. Questo sta a significare i grossi progressi fatti dalla Juventus in una sola stagione, dopo le ultime due pessime annate. A Conte va dato atto di aver riportato quella mentalità che era caratteristica di quando era lui in campo a sudare per i colori bianconeri. Di contro il Milan, però, può recriminare per un gol che se fosse entrato poteva cambiare il corso non solo della gara ma dell'intero campionato, ma si sa nel calcio è tutto relativo, con i se e con i ma non si andrà mai avanti.

L'altro big match, quello del San Paolo, ha confermato che l'Inter è letteralmente una squadra arrivata alla frutta. Senza gioco, senza carattere e senza neanche un tiro degno di questo nome nella porta difesa da De Sanctis. Un Napoli normale e meno spumeggiante del solito ha avuto la meglio su una squadra quasi arrendevole, è bastata la solita magia di Lavezzi per chiudere i conti. Gli azzurri hanno rischiato solo sul tocco di testa di Pazzini, clamorosamente spedito fuori dall'attaccante nerazzurro.

Crolla la Roma contro l'Atalanta, e fa discutere l'esclusione di De Rossi, per un presunto ritardo alla rifinitura. Vittorie importanti per Lazio e Udinese in chiave Champions League e la conferma del Catania di Montella, squadra rivelazone assoluta del torneo. I siciliani, a detta di tutti, offrono il calcio migliore di tutta la Serie A.