SANREMO, SECONDA SERATA CON IL 41,67% DI SHARE. MA NON MANCANO LE SOLITE CRITICHE
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Per fortuna che c’è libertà di
pensiero e di espressione. In una materia così opinabile come le canzoni, i
cantanti, i contenuti comici, la teatralità degli ospiti e tutto ciò che fa
capo al Festival di Sanremo, tutto è sempre molto soggettivo. Ci sono quelli che
apprezzano l’impostazione della Kermesse canora più importante d’Italia, e ci
sono altri critici cui nulla va mai bene. Si parte dal vestito delle vallette,
alla mancanza di spigliatezza, al loro essere impacciate, all’incapacità di certi
ospiti invitati che non varrebbero il corrispettivo incassato, e così via.
Sembra quasi una presa di posizione, un modo di far critica tanto per
distruggere. E così fioccano i 4 e i 5 in pagella verso cantanti, artisti,
vallette, presentatori, comici e chi più ne ha più ne metta. Tutti in un unico
calderone per renderli bolliti. Sembra quasi che parlare male di Sanremo, sia un
modo snob per mostrare tutta la propria elevata cultura.
Noi pensiamo che il metro
di giudizio debba essere coerente, capace di saper discernere su cose oggettivamente
belle e altre meno interessanti. Non si può distruggere in maniera così banale
e gratuita quello che è il sacrificio, l’ansia, il sogno sempre sognato di chi
vive per quel momento. E’ vero, stiamo parlando di professionisti pagati sicuramente
oltremisura, tuttavia, questo non pregiudica la critica negativa quando è fine
a se stessa. E’ discriminante. E poi i dati parlano chiaro. La seconda serata
del 65° Festival di Sanremo 2015 ha registrato un altro record di ascolti. Sono
rimasti attaccati alla Tv oltre 10 milioni di ascoltatori e con Conchita Wurst
si è raggiunto il picco più alto dello share. Questa è la risposta a chi
critica in maniera esagerata ed esasperante un Festival capace di interessare
una larga fascia di spettatori di diversa età e cultura che amano Sanremo. Dalle più
giovani teenager ai più romantici conservatori della canzone italiana, tutti
insieme ad assistere e apprezzare un Festival che, grazie anche alle indubbie
capacità professionali di Carlo Conti, è tornato ad avere ascolti da record.
La
seconda serata ha registrato uno share medio del 41,67% di spettatori
televisivi. Una percentuale altissima che si scosta soltanto di poco dal quasi 50%
della prima serata. Un motivo ci sarà pure. O no? Tra gli ospiti è piaciuto molto
Biagio Antonacci che, nonostante i pantaloni un po’ corti che hanno evidenziato
la voluta mancanza di calze, le sue canzoni e l’innegabile carisma hanno
appassionato gli spettatori. Ma è piaciuta anche la donna barbuta Conchita
Wurst. Una stuzzichevole curiosità nei suoi confronti, per capire meglio il
personaggio oltre la voce. E poi il magic moment riservato alla bellissima
attrice Charlize Teron. Sul palco dell’Ariston parla anche un po’ in italiano l’attrice
di Hollywood, mentre con Carlo Conti ripercorre la playlist delle sue canzoni
preferite e dei suoi ricordi ad esse legate. Un momento davvero di classe
unica, il fascino di un’attrice bella e interessante che, attraverso la mini
intervista di Conti, ha dato dimostrazione di grande sensibilità. Mediocre, ma
non da bocciare, è stato il monologo di Pintus, il quale ha insistito sul
rapporto tra italiani e francesi, arrivando poi in modo serioso a ripercorrere
i recenti fatti sanguinosi avvenuti a Parigi, che mettono a repentaglio la pace
nel mondo. Sul palco dell’Ariston anche Javier Zanetti e Vincenzo Nibali. due
campioni come tanti altri che, quando salgono sul palco appaiono impacciati. Claudio
Amendola, Luca Argentero e Joe Bastianich, sono venuti a Sanremo per
reclamizzare il loro ultimo film che uscirà nelle sale cinematografiche il 19
febbraio. E poi le canzoni in gara. Quattro giovani promesse di cui due sono
già stati eliminati e i 10 big che si aggiungono a quelli della prima serata.
Sono piaciuti Nina Zilli, Irene Grandi, Il Volo, Raf (un po’ invecchiato),
Lorenzo Fragola, Marco Masini, mentre Biggio e Mandelli, Anna Tatangelo, Bianca
Atzei e il rapper Moreno, sono a rischio eliminazione per venerdì. Questa è
stata la seconda serata del 65° Festival di Sanremo. Poche, ma violente punture
sul fianco e molti carezzevoli apprezzamenti.
Salvino
Cavallaro