LA DOMENICA (E IL SABATO) DEGLI ORRORI ARBITRALI


I torti subiti dal Catania e i favori (non richiesti) a una Juve bene organizzata
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catania, 29/10/2012 -

Una premessa: la Juve è la Juve e, almeno in Italia, è destinata a svolgere il ruolo di primattrice, grazie all'ottima organizzazione di gioco che è riuscito a darle Antonio Conte e ad alcune individualità di assoluto livello (Buffon, Pirlo, Marchisio, Vidal e Vucinic). Ma a Catania, al di là della buona prestazione che la Signora ha fornito e delle tante occasioni sventate da un Andujar superlativo, la partita è stata decisa dal direttore di gara e dai suoi collaboratori: nettamente regolare il gol annullato a Bergessio dopo una manfrina di due minuti, e viziata da una posizione di offside di Bendtner  la rete della vittoria firmata Vidal. Oggi, chi ha visto la partita al "Massimino" - e noi fra questi - è rimasto sconcertato dalle topiche di Gervasoni & company, che hanno punito ingiustamente gli etnei (peraltro non al top, come invece in altri incontri casalinghi) e consegnato i tre punti ai bianconeri. Con la conseguenza che i tifosi di casa, sentendosi defraudati, sono andati via legittimamente inviperiti e che il presidente Pulvirenti non le ha certo mandate a dire nel suo sfogo a fine partita. Ma anche con gli stessi sportivi bianconeri (e, come sempre in Sicilia, ce n'erano tanti, anche oggi, sugli spalti) rimasti con l'amaro in bocca per una vittoria su cui si abbatteranno con assoluta certezza gli strascichi di polemiche infinite. La Juventus è tornata ed è, anche quest'anno, la squadra meglio attrezzata del campionato italiano. E non ha certo bisogno di certi orrori arbitrali per veleggiare in vetta. Completano il quadro il gol in fuorigioco che - sabato - ha dato la vittoria al Milan, e la rete regolare di Mauri annullata alla Lazio.

Mariano Messineo