TRAPANI CALCIO: UNA STELLA BRILLA NEL CIELO DI SICILIA


Dream, il sogno. Già,
ogni
sogno appartiene legittimamente all’intrinseco personale. C’è chi spera di
realizzare il sogno dell’amore, della
ricchezza, della notorietà e c’è chi,
come i tifosi del Trapani calcio, sognano che la propria squadra riesca a
essere
promossa in Serie A. Una bella escalation, quella della società granata
presieduta da Vittorio Morace, che in soli quattro
anni è passata dalla Seconda
Divisione della Lega Pro, alla Serie B. Sembra incredibile come una squadra
apparentemente
mediocre sotto l’aspetto tecnico, abbia potuto in così breve
tempo approdare nel calcio che conta. Trapani é un simbolo per
la terra di
Sicilia, l’emblema di una conduzione societaria seria e preparata, capace di
conoscere bene i meccanismi
gestionali di una società di calcio che sa prefiggersi
progetti e obiettivi da raggiungere coi fatti e non a parole. Sì,
perché non è
tanto usuale che nel mondo del pallone si mettano da parte certe facili enfasi
evanescenti che si sintetizzano
in maniera qualunquistica e illusionistica, per
far posto alla serietà e alla concretezza dei risultati. E sono queste le
cose
che in fondo contano nel calcio: i risultati positivi. Il resto non conta
niente, è solo un millantare senza
costrutto. Ma qui, a Trapani, in questa
ridente città del sole, del mare, del sale e della vela, c’è davvero
allegria,
serenità, voglia di vivere con semplicità, nonostante i mille problemi
economici e occupazionali che affliggono
in maniera attanagliante il nostro
Paese. Con 68.769 abitanti, il capoluogo di provincia siciliano vanta un
bellissimo
clima mediterraneo, costituito da inverni raramente freddi ed estati
calde ma generalmente non torbide. E poi il pallone,
questo grande strumento di
aggregazione sociale capace di dare immagine, apportare interessi economici,
commerciali,
turistici e tanta passione. Oggi i tifosi del Trapani non stanno
più nella pelle, non dormono più neanche la notte al
pensiero che nel prossimo
campionato 2014-’15 la loro squadra possa essere promossa in Serie A. Terza in
classifica a quota
49 punti, a una sola lunghezza dall’Empoli che è seconda in
classifica, i granata trapanesi sono lanciati verso i play off.
E dire che
all’inizio del campionato c’era molto scetticismo nei confronti di questa
squadra, che sulla carta appariva
mediocre dal punto di vista tecnico e
incapace di poter competere con le più blasonate compagini della Serie B. E
invece la
cenerentola Trapani sta vivendo e facendo vivere un sogno ad occhi
aperti alla città, alla provincia e a tutta la Sicilia
che, con la promozione
dei granata si assicurerebbe l’unico derby siciliano con il Palermo, visto che
il Catania è ormai in
predicato di fare ritorno nel campionato cadetti. Nell’ultima
partita giocata a La Spezia, il Trapani di Roberto Boscaglia
ha dimostrato
davvero di avere gli attributi, non solo vincendo una partita importantissima,
ma anche dimostrando un grande
valore caratteriale, capace di dare grinta e
determinazione nel pressing ossessivo in fase d’attacco. Ma il Trapani è
anche
squadra in grado di essere ordinata in campo, con spiccate capacità difensive e
di centrocampo che danno sviluppo a
veementi ripartenze. Valori che nel calcio
contano molto, come conta molto l’intelligenza e l’umiltà di saper
riconoscere
le proprie capacità, ma anche i propri limiti; e di questo il Trapani ne è
consapevole. E poi, è bello sentire
che calciatori quasi sconosciuti al grande
pubblico pallonaro come Giuseppe Pirrone, match winner a La Spezia
e
precedentemente anche a Latina, dica di essere consapevole che a La Spezia
c’erano 11 leoni. E’ un modo come un altro per
togliersi un granellino dalla
scarpa, cercando di uscire dal tunnel dell’anonimato. Ma il Trapani, è proprio
nell’insieme
di squadra che fa la sua vera forza, interpretando a meraviglia
ciò che nel calcio rappresenta l’essenzialità: e cioè
l’armonia di spogliatoio
e l’unione d’intenti in campo. Ottimo dunque questo Trapani, che fa sognare e
che si prende la
giusta rivincita a nome anche di una terra di Sicilia non
sempre messa in risalto dal punto di vista sociale e
sportivo.
Salvino
Cavallaro