Il Messina non ce la fa a superare i senesi del Poggibonsi e pareggia la seconda partita in casa,dopo aver perso la prima malamente con i pugliesi del Foggia. Al S. Filippo scoppia la contestazione dei tifosi anche per il penultimo posto in classifica ,che in un campionato, che vedrà retrocedere nell’interregionale ben nove squadre, apre scenari drammatici ed impensabili per i giallorossi peloritani,che erano indicati fra i favoriti al salto di categoria dalla maggior parte degli addetti ai lavori. Eppure in settimana il Messina ,complice il silenzio stampa imposto dalla società a tutto lo staff ,si era preparato nel migliore dei modi e il rientro fra i pali di Lagomarsini,portiere della selezione di Lega Pro,di Silvestri,valido difensore anch’egli reduce da Coverciano,di Mirko Guadalupi a tempo pieno dopo l’infortunio al ginocchio,di Roberto Chiaria,capocannoniere della squadra con tre reti,faceva presagire una vittoria scaccia crisi . Qualcosa all’interno dello spogliatoio comunque si era rotto,perché filtrava la notizia delle dimissioni del preparatore atletico Milazzo,confermate nel post-partita dal d.s. Ferrigno,che invece ridava fiducia a Gaetano Catalano alla guida del Messina nonostante i tifosi avessero richiesto a gran voce il suo allontanamento.
Per capirne di più,ne parliamo con mister Marco Tosi,allenatore del Poggibonsi,ma anche un ex dal dente avvelenato perché l’anno scorso alla guida del Milazzo di proprietà dei Lo Monaco, fu licenziato senza apparente motivo e lasciato senza stipendio per l’intero campionato.
Mister Tosi complimenti per il risultato e per la squadra,che ormai è la rivelazione del campionato,tenendo conto dell’età media, molto bassa.Ci racconti un po’ la partita del S.Filippo.
Grazie per i complimenti ,ma prima di parlare della partita,mi corre l’obbligo di ringraziare l’Amministrazione di Milazzo,i tifosi, la società del Città di Milazzo e Lei ,dr. Andriolo, per l’ospitalità ricevuta in occasione del nostro ritiro: se abbiamo disputato una bella prestazione il merito va ripartito anche a tutti voi ,che ci avete fatto sentire a casa, nonostante i millecinquecento chilometri ,che ci separano. Un ultimo ringraziamento, ma doveroso, a Domenico Andriolo ,che ha osservato i nostri avversari nella domenica antecedente contro il Foggia per conto della mia società ,fornendomi notizie preziose per preparare quest’incontro con le soluzioni tattiche giuste a contrastare i siciliani. Passiamo alla partita: devo riconoscere che nel primo tempo il Messina mi ha sorpreso con un 3-5-2 ,che non mi aspettavo. Ma essendo stato appunto informato sulle singole qualità,sono riuscito a prendere le contromisure in tempo utile ,senza snaturare il gioco della mia squadra ,che è improntato su un 4-4-2 ,che ben si adatta alle caratteristiche dei giovani,che alleno.
Il rigore? Si poteva evitare ,ma il difensore De Vitis è un ’94 ,che l’anno scorso stava in Eccellenza e giocare in Lega pro è un salto fisico e psichico ,che può giocare brutti scherzi. Infatti nel secondo tempo è andata meglio e i ragazzi ,rinfrancati nell’intervallo dall’emozione di giocare in uno stadio così grande ,che ha visto i fasti della serie A,hanno cominciato a spingere di più e a far paura al Messina,che ha tentato di chiudere la partita con Corona in più di un’occasione,ma i miei sono stati bravi a difendersi con Anedda,un portiere sempre attento,sugli scudi assieme a Pera,capocannoniere della mia squadra con tre reti,autore del cross nei minuti finali ,mi pare all’87’,su cui si è avventato Scardina di testa insaccando nella rete avversaria e scatenando la gioia e la commozione anche del nostro Presidente Antonello Pianegiani ,il primo tifoso assieme alla moglie della sua squadra.
Mister Tosi,la svolta della partita?
La partita ha avuto una svolta allorchè la panchina del Messina ha pensato che era meglio difendere il vantaggio,per cui hanno fatto uscire una punta Buongiorno,molto mobile e capace di creare spazi per Chiaria,subentrato intanto a Corona,sostituendolo con Simonetti ,un centrocampista d’interdizione,che conosco bene per averlo allenato l’anno scorso a Milazzo. A quel punto ho tentato la carta coraggiosa della terza punta cosicchè ho sostituito Tafi,un difensore ,con un’altra attaccante:Scardina.Mi è andata bene:proprio lui ha siglato la rete del pareggio. Un po’ di coraggio non guasta e premia a volte.
Mister Tosi un’ ultima domanda e la lascio andare,perché l’aereo non aspetta:Cosa vi siete detti con Lo Monaco appena vi siete incontrati?
Non ci siamo detti nulla,ma ho fatto parlare il campo,sgomberando il campo da qualsiasi illazione. Sono un professionista,che l’anno scorso ha subito una grave perdita familiare,come ben sa,ma telefonai al d.s. Ferrigno dopo il funerale della cara mamma dicendogli che ero disponibile a riprendere la panchina del Milazzo.Mi rispose che non gli interessavo, perché avrebbero preso uno del loro gruppo,Tudisco per l’appunto, e avrebbero mandato via tutti i giocatori presi da Grillo. E’ stato compiuto un vero scippo alla città,ma ancora non capisco perché i tifosi non abbiano reagito e protestato vivacemente. In altre piazze l’avrebbero fatto e di brutto. Il Milazzo era un patrimonio da difendere e non da abbandonare,hanno così reso più facile il compito ai Lo Monaco! Un fatto è certo la squadra del Poggibonsi è fatta da ragazzi in gran parte provenienti dalla serie D o Eccellenza toscane,con un budget ridotto al minimo,ma quel Milazzo, che ho guidato dalla panchina, era più forte sulla carta del mio Poggibonsi e si sarebbe salvato ad occhi chiusi! A proposito ,prima di partire,voglio confessarvi che mi avete commosso seriamente con la targa ,che mi avete consegnato sabato alla fine dell’allenamento al Grotta di Polifemo e per la dedica :”Con nostalgia a Marco Tosi” i tifosi del Milazzo.
Auguri mister Tosi !Chissà che un giorno la sua strada non s’incroci di nuovo con quella del Milazzo,ma forse è più giusto augurarle di poter salutare un giorno i tifosi rossoblu da una panchina di serie A!
Attilio Andriolo
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